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Visualizza Versione Completa : La crisi



vlr946
02-01-2012, 08:28
PENSIERO DEL GIORNO :


"La finanza pubblica deve essere sana,
il bilancio deve essere in pareggio,
il debito pubblico deve essere ridotto,
l'arroganza dell'amministrazione deve essere combattuta e controllata
e l'aiuto ai paesi stranieri deve essere diminuito per evitare il
fallimento di Roma.
La popolazione deve ancora imparare a lavorare, invece di vivere di
sussidi pubblici.”
Cicerone , 55 a. C.

Morale: La crisi dura da 2066 anni… questo ci dovrebbe tranquillizzare. :sob: :D

Utente disattivato 3
02-01-2012, 09:11
Il bello è che questo era il parlamento romano, massimo un centinaio di persone (anche allora l'assenteismo era evidente)
5955
e questo il territorio governato!!
5956

Traete voi le conclusioni!!!

Bmw E34M50
02-01-2012, 09:59
Il bilancio dovrebbe essere in attivo,a parer mio,non in pareggio!se tanti ne prendi e tanti ne spendi,come progredisci :?:

-mauri-
02-01-2012, 21:13
In pareggio andrebbe già bene, invece sti figli di una meretrice dalla scarsa igiene intima magnano spendono spandono e governo dopo governo lasciano buchi grossi come quello in cima al Vesuvio.

rossolancia
03-01-2012, 00:58
Quelle che mancano sono le persone oneste e capaci ai posti di comando. La storia dell'impero romano è però diversa da quella attuale, lì si facevano guerre di conquista per prosciugare le finanze degli altri paesi, distruggendo preventivamente ogni possibile minaccia. Mi ricorda tanto quella degli stati uniti attuali...
Inoltre il susseguirsi degli eventi si è velocizzato a dismisura, mentre all'epoca di Cicerone i cambiamenti prendevano interi secoli. Oggi sono bastati pochi anni per svegliare la potenza cinese, e pochi mesi per vedere vacillare la vecchia europa.
Pensandoci già all'epoca di Cicerone si era fatta una sorta di europa unita, con un'unica moneta e un'unica lingua. Il risultato è stata la caduta dell'impero romano, l'imbarbarimento dei costumi, l'oscurantismo religioso, il periodo buio dell'alto e del basso medioevo, carestie e pestilenze, la formazioni di stati e staterelli in lotta perenne tra loro, di popolazioni diverse in tutto e per tutto che si combattevano tra loro e al loro interno.
Probabile che subiremo le stesse cose, con la differenza che non avremo il tempo per reagire e per approntare le giuste contromisure. Chi vivrà vedrà.