Visualizza Versione Completa : auto storiche e spesometro
barone rosso
24-02-2012, 16:04
Leggo su "La manovella" di febbraio un articolo di Roberto Loi (pag. 5) nel quale si afferma che l'Agenzia delle Entrate applicherebbe alle auto storiche gli stessi coefficienti utilizzati per quelle di uso quotidiano, per determinarne i costi di manutenzione. Con tutte le implicazioni del caso sul reddito "presunto" del proprietario.
Non si era già parlato di questo argomento, giungendo alla conclusione che le auto storiche non facevano testo? Perchè allora questo intervento di Loi che, oltretutto, si impegna ad approfondire l'argomento con gli Uffici competenti?
Per me il problema è molto relativo ma credo che l'argomento sia di comune interesse e meriti un approfondimento.
mach patrol
24-02-2012, 19:00
Ho letto l'articolo e una volta tanto sono d'accordo con Loi.. In realta' si propone di rivolgersi alle autorita' competenti e di fornir loro una sorta di chiarimento su come effettivamente la stragrande maggioranza dei possessori di auto storiche utilizzano le stesse.E che quindi è inaccettabile che vengano parificate all'uso di auto moderne.
Credo non servira' a nulla, almeno finche' non ci sara' un ministro appassionato... Vuoi candidarti?:ok:
ricordo che uno scaglione è costituito da 100 kw di potenza
rossolancia
28-02-2012, 14:31
Credo che sia la solita tattica di Loi, cioè creare panico facendo terrorismo. Cioè dice che d'ora in avanti le auto storiche verranno trattate come le moderne... implicitamente vuol dire che ne saranno escluse solo quelle che avranno la dicitura "veicolo di interesse storico e collezionistico", e quindi vai con la certificazione, e se vuoi circolare meglio avere anche il crs...
Tutto questo è solo una mia interpretazione personale derivata dal fatto che fino ad ora ha sempre strenuamente difeso l'auto storica come non indice di reddito anche nelle sedi competenti, adesso pare che non abbia mai fatto nulla...
Imperativo presente fra i vip è l'understatement, e quindi basta girare col suv se non strettamente necessario, basta macchine supersportive in città, e vai alla grande con macchine giovani, sbarazzine, veloci e potenti ma poco "invasive" anche fisicamente. E consumano anche meno, vanno più forte, e si parcheggiano molto meglio. E magari si tirano fuori il grosso coupè anni 80, o la sportiva anni 60 di famiglia (tipo una 356) che fa molto vintage con un po' di sano snobismo.
barone rosso
29-02-2012, 08:31
Credo che sia la solita tattica di Loi, cioè creare panico facendo terrorismo. Cioè dice che d'ora in avanti le auto storiche verranno trattate come le moderne... implicitamente vuol dire che ne saranno escluse solo quelle che avranno la dicitura "veicolo di interesse storico e collezionistico", e quindi vai con la certificazione, e se vuoi circolare meglio avere anche il crs...
Tutto questo è solo una mia interpretazione personale derivata dal fatto che fino ad ora ha sempre strenuamente difeso l'auto storica come non indice di reddito anche nelle sedi competenti, adesso pare che non abbia mai fatto nulla...
Non so se il tuo pensiero rispecchi al 100% la realtà delle cose, mi sembra comunque che non vi siano interpretazioni univoche sul problema o indicazioni precise, lasciando il campo a ogni tipo di dubbio e speculazione. :rolleyes:
Utente disattivato 2
29-02-2012, 09:16
Mi sembra che di chiaro e certo al solito non c'e' nulla....:mad:
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