Visualizza Versione Completa : La bellezza delle automobili
duemilaciesse
04-12-2015, 20:52
Quando sono rientrato da Padova, dopo la fiera di ottobre, nella freccia rossa il mio posto prenotato era quello nella fila per due e sono capitato accanto ad una distinta persona che era già seduta e penso provenisse da Venezia.
Come sempre accade in queste occasioni, dopo un saluto formale, ognuno tenta di occupare il tempo del viaggio facendo qualche attività di “perditempo” ed io ho aperto la mia cartella “Fiera di Padova 2015” per riordinare le carte e fare un po’ di ordine nella contabilità riepilogativa delle tre giornate in cui sono stato in stand. Ovviamente in quella cartella, un po’ per la fretta oppure per la comodità di posizione, avevo ricoverato anche depliant o altro materiale pubblicitario della fiera dove apparivano anche belle auto d’epoca.
Il mio vicino, invece, leggeva un bel tomo di “estetica” , non ricordo bene se fosse “Teoria della rappresentazione e dell'immagine”, o altro titolo, e dai colloqui telefonici che ha avuto, che pur non volendo diventa inevitabile ascoltare in treno, ho capito che doveva essere un professore universitario toscano reduce da qualche incontro o convegno fatto a Venezia.
D'altronde, anch’egli, dai miei colloqui telefonici e forse guardando il mio materiale sul piccolo appoggio che si estrae dallo schienale del sedile che sta davanti, aveva capito che mi occupavo di automobili e di quelle d’epoca.
Ha, quindi , intrapreso lui stesso un breve colloquio e mi ha richiesto se mi occupavo di auto d’epoca ed alla mia risposta delucidativa sulla mia attività professionale e sulla collaterale forte passione per le auto, con preferenza per le Bmw ed in particolare per quelle d’epoca, mi ha subito ingaggiato in una discussione sulla possibilità di restaurare la sua vespa d’epoca.
Mi ha spiegato che quella vespa era da moltissimi anni ricoverata in una sua residenza di campagna, chiusa con altri mobili antichi ed oggetti vari anche agricoli in un magazzino adiacente ad una stalla , che non veniva aperto da moltissimo tempo.
Poi, mi aggiungeva che, avuto interesse a ripristinare quella casa, di recente aveva venduto i mobili antichi e chi doveva ritirarli aveva anche insistentemente richiesto di prendere la vespa, svalutandola come un rottame.
Sta di fatto che lui aveva intuito che la vespa era ambita ed poteva rappresentare un valore sia economico che sentimentale per cui ne aveva negato la vendita e deciso di recuperarla per il suo restauro. Abbiamo di conseguenza parlato a lungo della possibilità del suo restauro, della convenienza economica e della reperibilità dei ricambi necessari.
Lentamente però la discussione in modo quasi naturale è avanzata verso una lettura più romantica o filosofica della attività di recupero e restauro di un’auto d’epoca. Ecco, allora, che è emersa la sua cultura classica e di studioso di estetica, per cui mi sono lentamente e con una certa cautela portato a discutere della “bellezza” di un’auto d’epoca.
Mi richiedeva ripetutamente di conoscere quale sarebbe la valutazione critica-estetica di un appassionato come me nella scelta di recuperare una piuttosto che un’altra autovettura, se l’opzione fosse di “bellezza” o di “ passione”.
Si interrogava su quale potesse essere la cultura che governava queste scelte, se noi andavamo alla ricerca di un’auto di sicura “bellezza” generalmente riconosciuta, oppure effettuavamo la scelta solo sulla base della passione per un modello particolare, indipendentemente dalla sua “bellezza” e se venivamo animati dallo spirito di conservazione di un oggetto da fare godere ad altri nel futuro.
Ho provato a sostenere con lui che dietro il successo di vendita e di gradimento di un dato modello da parte della clientela, e del successivo recupero con il restauro conservativo per riportarla al suo splendore originario, non poteva non esserci anche una valutazione della “bellezza” intrinseca che quel modello sprigionava.
Ho cercato di impostare un discorso per fargli capire la “bellezza” elegante espressa da una Bugatti Atlantique (o Atlantic) come quella della collezione di Ralph Lauren , oppure quella “bellezza” rabbiosa emanata da una Ferrari GTO, o ancora quella raffinata e sportiva di una Bmw 507 ed ancora di altre come Lancia Aurelia B24 –ricordandogli il film “il sorpasso” con Vittorio Gassman e Jean-LuisTrintignant - o come l’Alfa Romeo Giulietta sprint , entrambe degli anni sessanta.
Il quesito che ci ponevamo nella nostra discussione era sostanzialmente quello se fosse possibile assimilare al concetto di “bellezza” - da valutare in modo universale come quella del David di Donatello ovvero del Mosè di Michelangelo od anche della Pietà- anche un’automobile.
Se il concetto di bellezza fosse solo riferibile alle opere d’arte, allora dovrebbero esserne escluse le automobili che opere d’arte non sono considerate, ma io ho insistito con il sostenere, e debbo dire con garbo e motivazioni convincenti, che anche in una automobile considerata da noi bella vi era stata una approfondita opera intellettuale da parte del progettista e del designer che, entrambi per la loro parte, avevano profuso impegno e sforzi per raggiungere la realizzazione di un’opera tale da poter essere considerata espressione di una epoca con tutto il suo substrato culturale.
D'altronde, sostenevo, i più grandi stilisti italiani (così chiamati non a caso) all’origine -cioè prima di diventare piccoli industriali dell’auto- avevano meravigliato il mondo con i loro prototipi o esemplari unici rimasti nella storia dell’automobile come pietre miliari della ricerca e del disegno.
Sostenevo che le linee morbide, proporzionate e perfettamente raccordate nel loro insieme di una coupé o di una spider degli anni cinquanta o sessanta non potevano essere considerate dissimilmente da quelle di una opera in marmo di uno scultore del cinquecento o del settecento che andava alla ricerca della perfezione stilistica allo stesso modo di un disegnatore.
Mi ha quindi spiegato che nella materia della estetica si studiano -in buona sostanza- le connessioni storiche e teoriche riferite alla costruzione artistica del simbolo o dell’immagine.
L’estetica nasce nel settecento configurandosi come lo studio di una specie di dialogo fra la “ragione” e la “passione” , tra l’elemento materiale e l’elemento spirituale andando alla ricerca di tutti quei concetti adattabili a quello della “bellezza” , della immaginazione , del gusto , del genio , o del sentimento.
I problemi di come considerare la sensazione, il sentimento, il senso comune, portano alla ricerca di dare definizione all’estetica, nel senso di darle quel significato del ruolo che dovrebbe rivestire nella più generale conoscenza.
Ho sostenuto, da parte mia , che la “bellezza” non poteva rimanere legata ad un concetto di “bellezza classica” quale quella relativa alle opere d’arte, ma che lo sforzo degli studiosi doveva essere quello di teorizzare la “bellezza” come sentimento “generale” come cioè quel sentimento , di cui ognuno di noi è dotato, che ti fa apparire bella una cosa o un oggetto, ovvero un animale come un cavallo o un cane, altrimenti la considerazione di “bellezza” di una opera d’arte non poteva considerarsi generalizzata nel tempo e nelle generazioni che si succedono.
Volevo spiegare che se la bellezza è legata ad un tempo dato, ovviamente le generazioni future potranno dire che quelle opere d’arte -oggi generalmente considerate simbolo di bellezza- domani non lo saranno più e verranno considerate “brutte”, che dovrebbe essere il contrario di belle.
Mi ribatteva che nella cultura del novecento occidentale veniva teorizzato il “bello artistico” come idea di interpretazione della proporzione, fino a giungere alla teoria del “bello ciò che piace” senza alcuna contaminazione concettuale o di interesse.
Avrei preferito che il professore fosse stato romano per arrivare a Roma con il mio treno e continuare l’interessante ed arduo discorso, ma purtroppo è sceso alla stazione di Firenze, salutandomi con entusiasmo e sicuramente anche lui interessato a continuare quella discussione intrapresa.
Vi chiedo, vi va di aggiungere vostre considerazioni e valutazioni ?
Mi rendo conto che non è un tema facile , ma la sfida è bella proprio per questo ;) :p
ventresca
05-12-2015, 06:57
Io sono generalmente relativista e quindi considero la "bellezza" di una cosa relativa ai canoni culturali di chi la osserva.
Se sei nato in un paese occidentale per forza di cose il tuo senso estetico differirá un modo più o meno sostanziale da una persona nata in un paese asiatico o arabo.
Fatta questa precisazione a mio avviso la bellezza é un canone che una persona valuta in modo assolutamente personale basandosi sulla propria cultura e sul proprio sentimento che vengono entrambi influenzati da ciò che ci circonda (vedi persone che frequentiamo, media, tutto ciò che fa informazione).
Io ad esempio (un esempio molto becero eh.... :) )sono riuscito ad identificare uno dei miei parametri base che uso per capire se mi piace un auto: deve essere slanciata ed avere le forme dei coupé anni 60/70). Però mi sono comprato un e30 che proprio non é come le auto dei miei sogni, perché? :)
Perché culturalmente (in primis amici) sono stato stimolato a studiare, osservare, provare, capire, palpare :D quest'auto e poco a poco é entrata nella mia sfera della bellezza.
Io impazzisco per auto tipo E9, fiat 124 sport coupé, fiat dino, opel manta, Serie 6 ecc. tanto per capirci eppure ora la e30 la guardo e mi da le stesse sensazioni (magari un briciolo di meno ;) ).
Non so se sono riuscito a spiegare correttamente il concetto, almeno ci ho provato dai... ;)
Ciao.
Fabio.
P.S. Bella discussione, complimenti.
duemilaciesse
05-12-2015, 12:37
Io sono generalmente relativista e quindi considero la "bellezza" di una cosa relativa ai canoni culturali di chi la osserva.
Se sei nato in un paese occidentale per forza di cose il tuo senso estetico differirá un modo più o meno sostanziale da una persona nata in un paese asiatico o arabo.
Fatta questa precisazione a mio avviso la bellezza é un canone che una persona valuta in modo assolutamente personale basandosi sulla propria cultura e sul proprio sentimento che vengono entrambi influenzati da ciò che ci circonda (vedi persone che frequentiamo, media, tutto ciò che fa informazione).
Io ad esempio (un esempio molto becero eh.... :) )sono riuscito ad identificare uno dei miei parametri base che uso per capire se mi piace un auto: deve essere slanciata ed avere le forme dei coupé anni 60/70). Però mi sono comprato un e30 che proprio non é come le auto dei miei sogni, perché? :)
Perché culturalmente (in primis amici) sono stato stimolato a studiare, osservare, provare, capire, palpare :D quest'auto e poco a poco é entrata nella mia sfera della bellezza.
Io impazzisco per auto tipo E9, fiat 124 sport coupé, fiat dino, opel manta, Serie 6 ecc. tanto per capirci eppure ora la e30 la guardo e mi da le stesse sensazioni (magari un briciolo di meno ;) ).
Non so se sono riuscito a spiegare correttamente il concetto, almeno ci ho provato dai... ;)
Ciao.
Fabio.
P.S. Bella discussione, complimenti.
E' vero quanto dici caro Fabio, e mi fa piacere che hai provato ad esprimerti pure tu.
Però come possiamo spiegarci che un esemplare possa essere ritenuto "bello" da tutte le diverse culture mondiali ?
Se la sensazione di bello è solo relativa al proprio curriculum culturale (come dici tu nel senso relativistico) come motivare la "bellezza" generalizzata di un'auto.
Evidentemente ci sfuggono , e bisognerebbe indagare, quali sono gli elementi che compongono e costituiscono la bellezza e che appiono essere cumuni a tutti.
Può essere il criterio della "proporzione" come mi spiegava il professore , quindi un'auto ben proporzionata è da considerare bella ?
Mi pare che non basti tanto, credo che la sensazione della bellezza è qualcosa di più.
Forse tu sei più vicino ( certo come molti di noi ) al "è bello ciò che mi piace" , ma quello che piace a te può non piacere a me ed a Mach o Barone Rosso, quindi come la mettiamo ??:D:D
ventresca
05-12-2015, 13:47
La mettiamo che come ti ho detto la cultura e la ragione ci influenzano! :)
Cerco di spiegarmi meglio, prendi una persona con accesso ad una cultura molto di base, con una conoscienza limitata esclusivamente a ciò che la circonda da vicino; ebbene questa persona sarà influenzata a considerare "Bello" solo ciò che ha sempre avuto modo di conoscere come "bello" magari con qualche minima deroga data dalla sua personale propensione ad esplorare ciò che é diverso (sempre se c'é).
Una persona invece che ha sempre avuto accesso alla cultura ha avuto modo di accedere a diversi canoni di bellezza, magari multi-culturari; quindi ecco come nasce quella che tu definisci come bellezza riconosciuta da tutti o universale. ;)
Con questo però bada bene non voglio dire che una cosa universalmente riconosciuta come bella ti debba piacere per forza, voglio dire che se sei una persona con una cultura adeguata puoi comprendere la bellezza di una cosa anche se non la condividi. ;)
Musicalmente parlando a molti il free jazz non piace, di questi il 99% non lo capisce, l1% lo capisce, sa che quando é suonato come si deve é bellissimo ma comunque non gli piace perché magari a lui piace il modale... :D
Spero di essere riuscito a spiegarmi meglio, purtroppo siamo al limite della filosofia... ;)
batmobile
05-12-2015, 14:32
Nel tema inserirei il concetto della pproporzionee aurea, e se andate a verificare le bellezze generalmente "universali" sono sempre caratterizzate da ripresa di ciò.
Mario de Rosa sarebbe da invitare a questo dibattito, essendo promotore del movimento che si propone di far divenire la'utomobilimso un bene culturale immateriale universale presso l'unesco.
mach patrol
05-12-2015, 18:29
Che spunto notevole ci dai Angelo! E che bella analisi che tu e Ventresca avete fatto; se mi regge la tastiera (fa tante bizze, è lentissima...) dico la mia...
Da quando conosco la mia fidanzata non ho mai perso occasione per parlarle di auto d'epoca.. E ho notato da subito che ,senza essere da me influenzata , ha sempre individuato auto "significative "dal punto di vista estetico, addirittura accorgendosi di particolari fuori epoca come cerchi o fregi stonati...
Ricordo che le feci guardare alcune tipologie di auto, significative di ogni epoca: la Ford T,(anni '10/20 la Lancia Lambda (20/30) l'Aprilia 30/40 la ds per i '50, la giulietta per i '60 spiegandole via via l'evoluzione della loro forma in funzione delle capacita' costruttive , dell'innovazione tecnica, dei canoni estetici, della razionalizzazione di produzione ...fino ...alla totale spersonalizzazione delle auto attuali .
Ebbene da allora riesce quasi sempre a collocare nel contesto storico giusto anche auto mai viste prima, ma prediligendo quelle della seconda meta' anni 50 fino a fine anni 70...
Continuo dopo (ci ho messo 3/4 d'ora.....)
duemilaciesse
05-12-2015, 19:10
Che spunto notevole ci dai Angelo! E che bella analisi che tu e Ventresca avete fatto; se mi regge la tastiera (fa tante bizze, è lentissima...) dico la mia...
Da quando conosco la mia fidanzata non ho mai perso occasione per parlarle di auto d'epoca.. E ho notato da subito che ,senza essere da me influenzata , ha sempre individuato auto "significative "dal punto di vista estetico, addirittura accorgendosi di particolari fuori epoca come cerchi o fregi stonati...
Ricordo che le feci guardare alcune tipologie di auto, significative di ogni epoca: la Ford T,(anni '10/20 la Lancia Lambda (20/30) l'Aprilia 30/40 la ds per i '50, la giulietta per i '60 spiegandole via via l'evoluzione della loro forma in funzione delle capacita' costruttive , dell'innovazione tecnica, dei canoni estetici, della razionalizzazione di produzione ...fino ...alla totale spersonalizzazione delle auto attuali .
Ebbene da allora riesce quasi sempre a collocare nel contesto storico giusto anche auto mai viste prima, ma prediligendo quelle della seconda meta' anni 50 fino a fine anni 70...
Continuo dopo (ci ho messo 3/4 d'ora.....)
Ciao mach.
Mi piace sentire pure la tua....come hai visto sopra ti ho....chiamato :D:D ed ero sicuro che mi rispondevi :ok::D
Per la tastiera, mi sa che deve esserci un virus nordico , come dire da Firenze in sù :D:D
Intervengo anch'io in questa interessante, alta discussione per dire brevemente il mio punto di vista.
Prescindendo dalla nostra peculiare, comune passione e ponendoci su un piano oggettivo, per alcune auto (soprattutto quanto al fattore estetico), non si può escludere affatto che, come per tutte le opere dell'uomo, ci si trovi davanti a veri e propri capolavori artistici, specie se dette auto sono nobilitate dalla modesta tiratura iniziale e dalla rarità attuale del modello.
Naturalmente, il bello non è mai del tutto oggettivo: ci sarà sempre qualcuno che non la pensa come i fautori della bellezza e dell'artisticità dell'opera, proprio come succede per le creazioni di pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, compositori, registi, etc.
mach patrol
06-12-2015, 11:22
Seconda parte..
Quanto alla valutazione oggettiva della bellezza, ci si trova di fronte ad un ossimoro, apparentemente.
Ma se ne carpiamo gli aspetti che, ci muovono, ci emozionano, ci fanno amare un'autovettura, spesso si ritrovano i soliti:
grandi proporzioni di volumi ed armonia degli stessi , o linee ardite o di rottura con il proprio periodo storico, o ancora dimensioni ed allestimenti eccezionali (le prime intese nei due estremi)
Quindi se ,statisticamente , determinati aspetti concorrono a considerare bella un'auto ,si potrebbe ridurre il concetto di bellezza ad un sapiente miscuglio di queste caratteristiche; ma questa analisi è riduttiva a mio parere .
La bellezza va anche capita! E' necessario conoscere la storia dell'automobile , ed essere pure in possesso di una spiccata sensibilita' ,per entrare nella giusta ottica di valutazione. Come un quadro. O una statua: di fronte al David di Michelangelo ad esempio: un ragazzino direbbe: "mbe'?!! "
Perché non immagina nemmeno lontanamente la difficolta' nel lavorare, senza quasi nessuna possibilita' di sbagliare!! Lo stesso per un quadro: da bambino guardavo il Cristo del Mantegna ridendo dei piedoni in primo piano...
Da qui, il mio pensiero :
La bellezza, è ispirata istintivamente dalla nostra percezione di essa; indipendentemente dalla nostra conoscenza; ma spesso, l'approfondimento della conoscenza al riguardo, ne amplifica le frequenze, rendendoci degni di comprenderla e di riconoscerla;)
duemilaciesse
06-12-2015, 12:40
Mi riporto al'ultima parte del tuo dire - "da qui il mio pensiero"- e riprendo anche quanto detto da Fabio.
Se consideriamo la bellezza come percepita istintivamente dobbiamo concludere che il substrato culturale dell’osservatore non influenza affatto quella visione.
Intendo dire che chi per la prima volta vede un’automobile (nel nostro caso d’epoca ovviamente) , senza sapere chi l’ha costruita o progettata, e la “vede” bella, non può essere stato influenzato dalla conoscenza (alias cultura) dello sforzo progettuale che sta dietro, ovvero dalla notorietà e qualità del disegnatore.
Non conosce la novità delle linee rispetto al passato, non percepisce l’innovazione culturale che ha determinato le scelte progettuali, non può sapere delle esigenze di mercato che hanno ispirato il costruttore, ed -in sostanza- vede e dice “ è bella” .
Ed allora il concetto di “bellezza” nasce dall’istinto e non dalla conoscenza.
Il tuo esempio del bimbo messo di fronte all’opera d’arte non lo ritengo pertinente a causa della mancata “esperienza” del bimbo .
Questi non vede con gli occhi della esperienza ma con quelli dell’infante e ferma la sua attenzione su ciò che gli ricorda qualcosa di conosciuto ( vedi i piedi del Cristo del Mantegna ) per cui gli manca la visione d’insieme dell’opera.
L’adulto, invece, pur se di cultura modesta ( come argomentava Fabio ) ha maturato una sua esperienza che gli consente di avere una visione di insieme e di sintesi . Perché diversamente dovremmo sostenere che l’uomo incolto non dovrebbe mai riconoscere la “bellezza” delle cose , e l’uomo colto , invece, si .
Io penso che non è così, evidentemente, perché di fronte alla “bellezza” l’istinto ti consente di vederla, di percepirla , in modo universale, a tutte le latitudini ed a tutte le longitudini, in tutti i contesti sociali.
Se pensiamo, invece, che la “bellezza” nasce dalla conoscenza di quell’oggetto o opera d’arte, allora dobbiamo concludere che la nostra visione risulta viziata dal fatto che quel bene (opera d’arte) è stato valutato (un po’ come “pompato”) negli anni , se non nei secoli, da una campagna di magnificenza del bene e del suo autore, ad opera dei critici artistici, degli studiosi e di tutti coloro che hanno , magari , scritto o recensito quell’opera.
E’ come dire , vedo bella La Gioconda di Leonardo perché è universalmente ritenuta bella da tutto il mondo.
Io non ho letto nulla sulla Bugatti Atlantique , e so che la scocca è formata da due metà longitudinali che vennero legate insieme per tutta la lunghezza, dal muso fino alla coda; che Bugatti , di origine italiana si è espresso come costruttore in Francia, dove era emigrato, e che un esemplare fa parte della collezione del famoso stilista. Ebbene , però io vedo quell’auto come “bellissima” .
Può quella modestissima conoscenza “viziare” la mia percezione?
Oppure l’istinto mi guida verso la percezione di quel “bellissimo” solo sulla base dell’emozione o del sentimento.
L’ossimoro ….eccolo qua.:ok:
Istinto e cultura insieme , oppure istinto contro cultura.;)
credo che estetica e bellezza siano non necessariamente sinonimi l'uno dell'altro...ad ogni modo, l'auto ha l'impatto visivo tutto legato alle sue linee, quindi su questo ci sono canoni validi in generale quanto quelli di una scultura. Però l'auto in se ha senso perchè produce la "bellezza" del moto, intesa quansi in senso futuristico. Quindi la meccanica, il motore, ecc. non possono essere slegati dalla bellezza delle linee altrimenti di un'auto si da solo una visione parziale come fosse una scultura da osservare.
mach patrol
06-12-2015, 14:43
@Angelo: posto che di filosofia si tratta, l'esempio del bambino, era estendibile anche ad un ragazzo, o ad un uomo adulto senza la sensibilita' necessaria.
Come detto, certa bellezza colpisce l'istinto, e viceversa, ma la cultura specifica apre gli occhi. E Come dice fmd il fatto che molto del "trasporto" per un'auto sia insito nelle emozioni di guida e nelle sue performances, porta a valutare la bellezza con occhi... di parte.
A me la gioconda lascia completamente indifferente ;) ;
Ecco... maledetti voi, mi avete distratto dal mio proposito di addormentarmi guardando qualche film "vaccata" :D
Credo che fmd_65 abbia toccato un punto fondamentale: la bellezza non è una mera categoria estetica.
La bellezza di un progetto, perché si tratta indubbiamente di progetto nel caso di un automobile, è senza dubbio valutabile secondo criteri oggettivi... la mancanza di contraddizioni interne, la coordinazione d'intenti e la minima semplicità di certe soluzioni in cui non si può più levare o aggiungere nulla senza deteriorare il risultato, sono solo alcuni di questi criteri.
Ne consegue che per una valutazione appropriata la cultura è necessaria: più si conosce più si è in grado di apprezzare certe soluzioni estetiche o tecniche che siano.
Si è poi parlato di sensibilità... sensibilità che si sviluppa con l'esperienza e la conoscenza, sensibilità che permette con il tempo di essere più istintivi e rapidi nelle proprie valutazioni verso il bello...
Argomenti spinosi, persino negli ambienti professionali a me più congeniali (sono architetto). Questo è un tema che potrebbe sfociare in una rissa senza fine ad una riunione del mio ordine professionale :D. Sicuramente la letteratura oscura a riguardo abbonda, ma io sono troppo ignorante per ricordarmene alcuna.
molto astratto... lo so. Ma avete cominciato voi ;)
torno al film
barone rosso
07-12-2015, 22:16
Ho letto solo ora, tutto d'un fiato. Wow ragazzi, ci avete dato dentro alla grande. In ognuno dei vostri interventi trovo spunti ed argomentazioni interessanti e, almeno in parte, condivisibili e mi è quindi impossibile affermare semplicemente che condivido il parere dell'uno o dell'altro. Mi riesce peraltro difficile aggiungere qualcosa a quanto avete esaurientemente ed appassionatamente espresso. Posso solo dire che non ritengo vi sia un criterio universalmente valido per definire, quasi matematicamente, ciò che è bello in maniera assoluta. In tal caso dovremmo anche convenire che è possibile individuare il più bello in assoluto ma, in tale ipotesi, dovremmo essere tutti innamorati della stessa donna o desiderare tutti la stessa auto, l'unica al top della classifica. Il che naturalmente non accade nella realtà.
Per contro è anche fin troppo semplicistico asserire che "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace" e cosi sia.
Tra i due estremi c'è spazio per tutte le dissertazioni possibili ed immaginabili, ipotesi, teorie e quant'altro, dalle più fantasiose alle più serie e ponderate, nelle quali è facile perdersi e nelle quali mi perdo. I pensieri e i desideri, alla base delle nostre scelte, sono del resto difficilmente inquadrabili in schemi rigidi. Perchè siamo attratti da una donna piuttosto che da un'altra ? Quale alchimia di sensazioni, immagini, colori, profumi, suoni ci prendono ed assorbono completamente i nostri sensi ? Difficile diro, anche per il più preparato psicologo. Lo stesso vale per le auto, un mix di sensazioni ed emozioni che ci spingono ad amare quello specifico modello di quella specifica marca e che ben difficilmente potremo definire in maniera precisa. E del resto l'assioma "donne e motori" vorrà pur dire qualcosa.......
Al risveglio un nuovo spunto, spinto dalla nota intrisa della passione per le belle donne di Giacomo [emoji6]
Un progetto (che valga la pena di chiamare tale) è sempre frutto di un meraviglioso compromesso. Ad un occhio esperto, colto e sensibile questo compromesso è leggibile.
La macchina, come un'architettura o un'opera d'arte, diventa un libro da leggere, un film da vedere...
Diversi attori agiscono secondo diverse regole (un telaio ha tra gli altri, requisiti di rigidità e resistenza agli impatti, mentre la carrozzeria deve essere aerodinamica e gradevole all'occhio) e tra di loro può esserci intesa o conflittualità... L'assenza di conflitto e l'intelligente dialogo sono presupposti necessario per un 'bel' progetto.
Il risultato è meraviglioso perché é superiore alla mera somma delle sue parti.
Per fortuna non stiamo parlando di aritmetica, per cui i non esiste un unico risultato corretto... La stessa 'bellezza' può essere raggiunta attraverso componenti e compromessi diversi. Alcuni saranno più affini con certi, mentre altri con altri.
Su Brigitte Bardot siamo tutti concordi credo [emoji6]
Ma è così che anche una Fiat Panda (prima generazione) possa essere considerato un bel progetto, nonostante, sia bella bella nel senso classico (meramente estetico) del termine...
Spero di avere aggiunto alla confusione, sarebbe stato bello discutere con un bicchiere di cognac davanti ad un caminetto acceso [emoji12]
Il film ha fatto schifo, anche perché aveva un'Audi A8 come protagonista [emoji3]
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batmobile
08-12-2015, 10:14
ma il sassayong rodius, che intoppo ha avuto in sede progettuale per apparire deforme come una città bombardata?
Progettista inglese, casa coreana... Agli albori... Uno scontro di civiltà [emoji3]
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Bisogna peró dargli atto che la Actyion ha fatto da precursore alla X6... Mxxxda che fosse [emoji6]
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batmobile
08-12-2015, 10:25
Bisogna peró dargli atto che la Actyion ha fatto da precursore alla X6... Mxxxda che fosse [emoji6]
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bel merito aver iniziato un filone di auto assurde..
forma inutile, dimensioni interne demenziali, usurpano concetti a cui sono assimilabili tanto quanto miss italia 2015 ad una bella ragazza...:D
bel merito aver iniziato un filone di auto assurde..
forma inutile, dimensioni interne demenziali, usurpano concetti a cui sono assimilabili tanto quanto miss italia 2015 ad una bella ragazza...:D
Non ho detto che sia un merito... Sul fatto che la tipologia sia insulsa per noi, concordo [emoji6]
Volevo solo dire che in quel groviglio di linee e sproporzioni, c'era dell'acume, perlomeno commerciale [emoji2]
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marcoBMWe12
08-12-2015, 15:32
Cavolo complimenti Angelo, è una discussione molto profonda ed interessante, nonché complessa. Purtroppo non possiedo una cultura in merito molto alta, ma provo a dire la mia (che, a quanto pare, potrebbe essere analoga ad altre basate sulla soggettività della posizione e idea a riguardo).
La bellezza è molto legata ai gusti oggigiorno, ci sono cose ammirate e lodate che a molti non fanno alcun effetto. Tuttavia sono d'accordo sul fatto che ci sia un uso improprio del significato in certi casi: bellezza o piacere personale? Credo che esistano delle cose belle che sono tali indipendentemente dal gusto di chi guarda, anche se non piace la Gioconda non possiamo dire che non è "bella". La bellezza dovrebbe trovare conferma in particolari staccati dei gusti personali, spesso influenzati e variabili: occorre trovare elementi che possono determinare lo status di bello o brutto, possono essere tantissimi come qualità di costruzione, significato di un elemento particolare ecc..
A volte la bellezza (soggettiva) per qualcosa nasce in seguito a idee nuove e piaceri vari che ci portano a veder il bello, magari su un oggetto che alla fine non è così appariscente e pregiato: mi auto cito, amo la e12 follemente e mi piace, attribuirle il termine "bella" mi vien spontaneo ma c'è da capire se lo è davvero, indipendentemente dai gusti e importanza storica ecc... E quindi? un bel caos :D sicuramente ha dei pregi estetici e qualche "difetto"..
Nell'automobilismo la bellezza è fondamentale, credo che ogni linea sia una piccola opera d'arte in quanto chi la crea ci mette il suo stile, dando forma a idee e sentimenti particolari e cercando di trasmettere più emozioni e personalità possibile a chi ammirerà quel mezzo. Ci sono auto indubbiamente belle per chiunque (anche se non piace). Una mia idea si punta su questo concetto: una volta le auto eran sognate, sentite, messe su carta e poi appena costruite toccate, seguendo le linee a tatto provando a vedere se corrisponde ad una emozione e filosofia; stessa cosa per la meccanica, magari seguendo un po' anche delle richieste di mercato, ma mettendoci sempre cuore ed esperienza. Oggi che crea la forma è sempre l'uomo, ma vien modellata da aerodinamica, mercato, Computer, richieste, menti non più emotive e "pure" (old style) che espellono castronerie senza senso. Tutte le auto sono belle, ma quelle storiche al 99%, creazioni appunto pure dalla mente e con significati papabili, come carattere.
ovvio che poi ogni cosa verrà vista più bella o meno bella da ognuno di noi, ma se un oggetto esprime qualcosa di forte è bello: il punto su tela bianca ha un senso secondo il suo pittore, per me è bello. Ci deve essere un senso, legato solo a colui che ha pensato quell'oggetto, poterlo sentire significa che è un gran lavoro e si merita il termine "bellezza" che poi varierà di percentuale e campo.
Le creazioni belle per tutti difficile trovarle, forse quelle della natura, ma in campo automobilistico è una sfida e ricerca continua senza esito; ogni idea può essere giusta, certo è più facile trovare conferma e uso del termine nel passato...
Perdonate eventuali idee contorte, è normale credo! Fanno fatica a spiegare studiosi esperti, figuriamoci un giovane/vecchio visionario :D :D
duemilaciesse
08-12-2015, 16:27
Ciao Marco...ti aspettavo e mi meravigliavo di non leggerti.
Discorso serio, il tuo, sicuramente pertinente e secondo me coerente con il tuo carattere ;) :ok:
Poi, questo spazio è fatto -per fortuna- per esprimere i nostri pensieri nella massima libertà.:ok:
ps. ot. ; il record di numero di caratteri è ancora mio ........:D :D :ahah:
marcoBMWe12
08-12-2015, 18:29
Beh sono stato il primo a leggere questa discussione, ma appena finito ho abbassato il cellulare e mi sono sentito un po' come quella schermata multicolor a righe e fischio continuo di non segnale :D :D
Come detto è terreno che conosco poco e, rispetto a voi che conoscete la storia dell'automobilismo e del design, ne ho da imparare a valanghe. Certo abbiano ottimo strumenti per capire il concetto e trovare varie spiegazioni! Ogni tanto una discussione seria come questa è utile per concentrarci molto su ciò che amiamo, un'epoca e un insieme importante di creazioni.
Ah, oltre al "nessun segnale" ho anche pensato che hai davvero scritto più di me, mach sarà felice vero? :D :D
duemilaciesse
08-12-2015, 18:38
Beh sono stato il primo a leggere questa discussione, ma appena finito ho abbassato il cellulare e mi sono sentito un po' come quella schermata multicolor a righe e fischio continuo di non segnale :D :D
Come detto è terreno che conosco poco e, rispetto a voi che conoscete la storia dell'automobilismo e del design, ne ho da imparare a valanghe. Certo abbiano ottimo strumenti per capire il concetto e trovare varie spiegazioni! Ogni tanto una discussione seria come questa è utile per concentrarci molto su ciò che amiamo, un'epoca e un insieme importante di creazioni.
Ah, oltre al "nessun segnale" ho anche pensato che hai davvero scritto più di me, mach sarà felice vero? :D :D
Mi piace la similitudine allo schermo TV di una volta , si chiamava "monoscopio" ( era RAI ) e serviva al radiotecnico per regolare -rigorosamente a mano con un giravite- le dimensioni e gli allineamenti del verticale e dell'orizzontale.
Vedi ti ho mandato sempre in area youngtimer , però :ok:
Scusami ....non volevo proprio "allucinarti" ......:D:D
Quello che conta è che riusciamo a confrontarci anche su temi non prettamente tecnici , e questo credo che non guasta.:ok:
ci stanno bene le opinioni personali in questa discussione, dove il "mi piace" è soggettivo, credo però che il "bello" abbia dei parametri piuttosto oggettivi e anche ben studiati. E' noto che le simmetrie di un volto e certe proporzioni sono scientificamente studiate ed è dimostrato come siano parametri per rientrare nel bello o meno. Nell'arte classica e neo/classica, le forme abbondanti dei corpi non sono più per noi considerate attraenti ma non per questo hanno perso bellezza perchè rientrano comunque in certi parametri.
Per quanto possa sembrare strano, ci sono studi che hanno mostrato come certi parametri di ottimizzazione (aerodinamica e di rapporti di aree ad esempio) se inseriti in un computer, lo guidano a produrre automaticamente forme automobilistiche belle ai nostri occhi. Come se vi fosse un qualche rapporto matematico intrinseco tra una linea bella di un'auto ed una linea funzionale. Ed il computer è assolutamente ignorante in tema di storia dell'arte.
duemilaciesse
08-12-2015, 18:59
ci stanno bene le opinioni personali in questa discussione, dove il "mi piace" è soggettivo, credo però che il "bello" abbia dei parametri piuttosto oggettivi e anche ben studiati. E' noto che le simmetrie di un volto e certe proporzioni sono scientificamente studiate ed è dimostrato come siano parametri per rientrare nel bello o meno. Nell'arte classica e neo/classica, le forme abbondanti dei corpi non sono più per noi considerate attraenti ma non per questo hanno perso bellezza perchè rientrano comunque in certi parametri.
Per quanto possa sembrare strano, ci sono studi che hanno mostrato come certi parametri di ottimizzazione (aerodinamica e di rapporti di aree ad esempio) se inseriti in un computer, lo guidano a produrre automaticamente forme automobilistiche belle ai nostri occhi. Come se vi fosse un qualche rapporto matematico intrinseco tra una linea bella di un'auto ed una linea funzionale. Ed il computer è assolutamente ignorante in tema di storia dell'arte.
Un altro importante puntello alla discussione che "cresce" ... :ok:
batmobile
08-12-2015, 21:32
Non ho detto che sia un merito... Sul fatto che la tipologia sia insulsa per noi, concordo [emoji6]
Volevo solo dire che in quel groviglio di linee e sproporzioni, c'era dell'acume, perlomeno commerciale [emoji2]
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un'idea da auto per non appassionati, per persone che farebbero bene ad occuparsi di risvoltini.
Ovvero hanno creato un deperime nto ed un deperimento delle auto.
un'idea da auto per non appassionati, per persone che farebbero bene ad occuparsi di risvoltini.
Ovvero hanno creato un deperime nto ed un deperimento delle auto.
non ho mai detto fosse bella... anzi :D e concordo con te sull'intero segmento delle auto-con-meno-posti-possibili-con-la-maggiore-impronta-per-terra-che-ci-sia-con-sviluppo-in-altezza-solo-per-quelli-che-hanno-difficoltà-a-piegare-le-ginocchia...
Ma queste sono aziende che hanno il fine ultimo di produrre denaro e non automobili... e, visto l'imbarazzo della nostra guida al FIZ interpellata sulla X6, nemmeno la BMW è totalmente immune. Evidentemente la nicchia risvoltini tira parecchio... :D ma stiamo andando OT ;)
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