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gianlucar_67
11-12-2008, 14:24
Crisi dell' auto - 10.12.08
Da caffeuropa, rassegna stampa via e mail
Auto, crisi americama, mentre Volkswagen e Fiat soono i player più sani
Su tutti i quotidiani, ampio spazio per il piano di salvataggio dell'industria americana dell'auto, sul quale la Casa Bianca e il Congresso stanno completando i negoziati. Il piano, spiega La Repubblica, prevede l'ingresso dello Stato nel capitale dei colossi GM e Chrysler. Si parla anche di uno “zar”, un supercommissario, con pieni poteri nell'erogazione dei prestiti e nei controlli dei programmi di ristrutturazione, oltre che nei negoziati con creditori, sindacati, fornitori e concessionari. Secondo molti quotidiani, è Paul Volcker, 81 anni, ex presidente della Fed, il probabile zar. Il suo nome è stato fatto dalla Presidente della Camera Nancy Pelosi. La Repubblica ricorda che potrà imporre di produrre modelli ecologici e di fare treni e bus, dovrà estorcere gravose concessioni ai sindacati (tagli salariali, sacrifici sulle pensioni e l'assistenza sanitaria); in cambio le Unions stanno negoziando l'opzione di entrare a loro volta nell'azionariato. Gli attuali azionisti privati e il top management dovranno accettare ogni condizione per evitare il crack: lo zar potrà imporre scelte di strategia industriale, spostare la produzione verso modelli ecosostenibili come le ibride, fissare rigidi tetti ai consumi energetici e alle emissioni carboniche: “tutte quelle scelte – scrive Federico Rampini – che gli ottusi Chief executive di Detroit hanno rinviato per anni, accelerando la propria rovina”, e che ora potranno essere imposte con un editto statale. Il Sole 24 Ore sottolinea che l'ingresso dello Stato nei capitali delle aziende auto è il primo atto dell'Amministrazione Obama, anche se in accordo con l'Amministrazione Bush. Il Presidente eletto punta anche sull'ammordenamento della rete dei trasporti: l'America lancerà la più ambiziosa corsa alle infrastrutture dagli anni 50, da quando Eisenhawer finanziò il grande sistema autostradale federale. 500, forse 700 o 1000 miliardi di dollari. Tecnologie ecologiche e nuove e reti internet fanno parte di questo piano, peraltro già concordato nei dettagli con i governatori dei cinquanta stati americani. Il quotidiano di Confindustria intervista l'economista Allen Sinai, secondo cui “gli investimenti annunciati vanno nella direzione giusta” anche se, “oltre a stimolare la spesa pubblica, però, ci vuole anche un impatto sul settore privato, e questo può avvenire tagliando le tasse su una ampia base”. Quanto ai rapporti con i sindacati, essi “dovranno accontentarsi di quello che avranno ottenuto per l'auto” e “non introdurranno, come volevano, nuove rigidità nel mercato del lavoro a livello nazionale”, poiché in questa situazione “sarebbe un disastro” e lo stesso Obama se ne rende conto, a conferma “del suo realismo e del suo pragmatismo”
Per restare in argomento, da segnalare su tutti i quotidiani almeno un accenno alla ricerca del nuovo socio per la Fiat, anche a seguito di alcune dichiarazioni di John Elkann al Wall Street Journal. La Stampa riferisce del buon giudizio del Financial Times, secondo cui Volkswagen e Fiat “appaiono i giocatori più sani rimasti in campo”. “Quale socio per la Fiat” è il titolo di una analisi di Luciano Gallino, che compare sulla prima pagina de La Repubblica.
gianlucar_67
11-12-2008, 14:26
Crisi dell' industria automobilistica americana
Repubblica, 11.12.08
Sulla prima pagina de La Repubblica un richiamo per l'intervista con copyright Los Angeles Times al Presidente eletto Barack Obama: “Non deluderò l'America”, dice; difende gli interventi di salvataggio sul settore dell'auto, che definisce “l'ossatura della produzione manufatturiera americana in molti Stati”, ricordando che da queste industrie dipendono milioni di persone e che stiamo vivendo “una circostanza pressoché unica, perché al calodella domanda si somma anche una crisi finanziaria per colpa della quale nessuno riesce più ad ottenere credito, nemmeno le aziende più solide. Quindi siamo in presenza di quella che è denominata 'la tempesta perfetta'.
La Stampa, 11.12.08
Sullo stesso quotidiano un articolo sul sì della Camera dei Rappresentanti alla legge sugli aiuti all'industria dell'auto. Al Senato, però, i repubblicani tenteranno di far deragliare l'accordo: sollevano obiezioni sul fatto che il testo chieda ai costruttori di auto di “applicare tutte le norme” per rendere più efficienti i carburanti. Dal Corriere della Sera la corrispondenza dalla Germania fa sapere che contro la crisi arriverà la settimana corta: dal primo gennaio le aziende in crisi potranno passare a tre o quattro giorni lavorativi a settimana e gli imprenditori pagheranno il tempo lavorato, mentre quasi tutto quello che manca sarà a carico dello Stato.
Ruoteclassiche, dicembre 2008 ( vedi servizio sulla GM )
In usa chiudono due concessionarie di automobili al giorno.
gianlucar_67
12-12-2008, 14:23
http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=164170
Clamoroso: la proposta di aiuti federali all'industria dell'auto in crisi, passata qualche giorno fa alla camera dei Deputati degli Stati Uniti e frutto di un faticoso accordo tra la Casa Bianca e i leader democratici, giovedì 11 dicembre è stata respinta al Senato.
Paradossalmente a incagliare la proposta di legge è stata una questione sindacale: la Uaw, il potente sindacato dei lavoratori dell'industria dell'auto, non ha avallato l'ipotesi di parificare gli stipendi dei suoi iscritti a quelli dei lavoratori non sindacalizzati di molte Case estere che producono in America. L'accordo generale c'era, ma non sulle date: i legislatori prevedevano il 2009 per la parificazione delle paghe, il sindacato il 2011. Sembrava una mera formalità e, invece, è stato un gruppo di senatori repubblicani a prendere le distanze dal presidente Bush (nella foto), contrari all'impiego di denaro pubblico a Detroit.
Hanno voluto mangiare troppo negli anni passati sti ingordi... ora pagano dazio... io continuo a comprare vecchi rottami,pago le multe per girare quando non potrei girare,risparmio,mi diverto e godo a vederli crollare.
purtroppo non è cosi' semplice Mauri,se crollano loro noi ne paghiamo le conseguenze http://www.byci.it/forum/smile/smile_sad.gif
batmobile
14-12-2008, 19:22
E' vero, Nic, ma hanno esagerato, e ancora esagerano, nell'astenizzare il mercato dell'auto.
Mi hanno bastonato troppe volte con la svalutazione per avere ancora voglia di auto nuove
Cristian72
15-12-2008, 00:24
Crisi a parte,l'auto costa troppo,dura sempre meno,versioni e restyling si succedono a raffica,trovano sempre nuove minchiate per legnarti con la manutenzione,buttano un sacco di soldi in pubblicità che poi te la ritrovi sul prezzo finale dell'auto (almeno il 20%),non è un'investimento,sono soldi buttati al vento.
Devono costruire meglio e meno sennò chi ha un'pò di materia grigia non ci casca più.
gianlucar_67
15-12-2008, 15:43
cari amici, sull' argomento io ho letto la stampa di sabato ( due belle pagine) e soprattutto il Foglio di sabato, che pubblica tre o quattro begli articoli: un paio sulla crisi delle big three, uno sulla crisi economica in michigan ( detroit è nel Michigan) e un altro sul mercato dell' auto nel sud degli usa, dove i giapponesi hanno aperto una serie di fabbriche dove il costo del lavoro è inferiore e dove il sistema di produzione è diverso ( toyotismo e lean production).
io alcuni anni fa ho fatto la mia tesi di specializzazione in diritto del lavoro e della previdenza sociale, e un paio di capitoli erano dedicati al toyotismo e alla lean production, ed al just in time.
Una bella differenza rispetto al modo di produzione fordista che per forza di cose comporta anche degli sprechi.
comunque, da quel che ho capito le ragioni di questa crisi delle Big threes non sono di ordine organizzativo, ma riguardano più che altro i prodotti ( c' è di meglio come sappiamo tutti) ed alcuni trascinamenti para - retributivi ( su ogni auto GM ci sono 1400 dollari di spese sociali e sanitarie per i dipendenti e per i pensionati, in Usa infatti la sanità è pagata dall' azienda o dalle assucurazioni private).
insomma, i lavoratori dei colossi nipponici si devono arrangiare, e le auto prodotte da loro costano meno.
per un buon riassunto della situazione, il foglio di oggi , che dedica tutta la prima pagina alla situazione con una serie di estratti di articoli pubblicati da altri giornali, messi uno dietro l' altro a formare un piccolo saggio abbastanza completo sull' argomento.
Ciao e a presto, gianluca.
Cristian72
15-12-2008, 16:43
Da ignorante quale sono mi vien da dire però 2 cose:
-anche le 3 sorelle grassone hanno stabilimenti in Messico,Brasile,Argentina,ecc.
-pagano le spese sanitarie?e noi non paghiamo i contributi?dove stà la differenza?
Il Giulianone come se le spiega queste cose?
Nic,io personalmente,da ricambista,posso solo goderne.
Se la gente non cambia auto ripara le vecchie o va a piedi,non si scappa.
;)
Come pilota... non essendo mai stato ufficiale e non avendo gli agganci giusti per diventarlo... non mi cambia nulla.
http://www.byci.it/forum/smile/smile_blackeye.gif
gianlucar_67
16-12-2008, 08:31
Cristian, rispondo allòa tua domanda.
In pratica in usa la sanità è privata, tranne gli ospedali di contea che offrono servizi essenzuiali.
in usa
l' iscrizione al sindacato la fa tutta l' azienda o nessuno,e infatti per poterla fare ci sono grossi problemi,
la sanità te la paga l' azienda o l' assicurazione privata ( cioè da solo) ,
la pensione è in parte pubblica - minimo importo - e in parte privata ( fondo pensione aziendale con le azioni dell' azienda, figurati adesso le GM che valgono niente, figurati il caso enron).
La differenza è di 14 dollari l' ora di costo orario tra lavoratori con diritti e senza,
per cui il lavoratore Gm che ha certi diritti costa circa 62 ( sessantadue) dollari l' ora,
quello di altri colossi giapponesi costa 14 dollari l' ora in meno.
come dicevo, infatti, ( e qui riporto )
alcuni trascinamenti para - retributivi ( su ogni auto GM ci sono 1400 dollari di spese sociali e sanitarie per i dipendenti e per i pensionati, in Usa infatti la sanità è pagata dall' azienda o dalle assucurazioni private).
insomma, i lavoratori dei colossi nipponici si devono arrangiare, e le auto prodotte da loro costano meno.
Questa è la vita in usa.
Per quel che riguarda gli articoli sul foglio, sono di autori diversi e non di ferrara, anche di stranieri, ma la sostanza è quella.
Ciao, Gianluca.
Cristian72
16-12-2008, 22:19
Sì lo sò che la sanità lì è privata,ma non capisco dove stia il problema,vogliono forse dire che bisogna levare i diritti ai loro lavoratori per salvare l'azienda?
In un paese civile,o che si faccia chiamare tale,penso che i lavoratori abbiano diritto almeno alla sanità e alla pensione,che poi la paghi direttamente l'azienda come da loro o che l'azienda paghi lo Stato delegando quest'ultimo ad occuparsi del lavoratore come da noi,poco cambia per l'azienda,sempre pagare deve.
Forse magari può essere che il loro sistema costi all'azienda più che da noi,di questo non mi stupirei,la loro sanità per me è costosa e fallimentare dal punto di vista sociale,ma allora che sistemino quella,non a caso Obama ha detto che metterà mano alla sanità se non sbaglio.
Il problema per me è un'altro,che i lavoratori del sudamerica i diritti non li hanno e che bisognerebbe darglieli.
RIFERIMENTO:i lavoratori del sudamerica i diritti non li hanno e che bisognerebbe darglieli
e figurati in cina ;) http://www.byci.it/forum/smile/smile_angry.gif
in piu in certi paesi possono usare dei processi produttivi piu economici che da noi sono vietati da anni perche inquinanti http://www.byci.it/forum/smile/smile_confused.gif
somma il tutto et voilà!
Cristian72
16-12-2008, 23:00
Mah,io sarò anche scemo e non capisco tante cose ma se ogni paese si facesse gli affari suoi come un tempo forse era meglio.
piu che altro se tutti fossimo sullo stesso piano si potrebbe valutare correttamente la concorrenza ;)
Piu che altro se Cina, Sudamerica e paesi sottosviluppati vari si arricchiscono è normale che noi ci impoveriamo.
Se la ricchezza totale disponibile è 10,e prima noi ne avevamo 8 e loro 2... è normale che se loro si arricchiscono il nostro 8 ce lo scordiamo.
E' un discorso brutto da fare eh... ma è così.
http://www.byci.it/forum/smile/smile_dead.gif
Cristian72
17-12-2008, 23:20
Mors tua vita mea,purtroppo è così,la terra non è abbastanza grande e non ha abbastanza risorse per rendere tutti ricchi.....solo che quelli poveri non stanno più a guardare e gli girano sempre di più,come è giusto che sia.C'è da sperare solo che i nostri successori troveranno un'equilibrio alla cosa sennò saranno cavoli amari per chi verrà.
Cristian72
18-12-2008, 14:36
Guardiamo anche un'pò a casa "nostra",che è meglio....avete visto il porto in crucchia con le 90.000 auto ferme? Quale fosse il numero in tempi normali non lo sò,certo che vedere una distesa di 900.000 mq. di auto dovrebbe fare un certo effetto dal vero. http://www.byci.it/forum/smile/smile_confused.gif
Guarda,girare in zona Sassuolo e vedere i depositi delle ditte di piastrelle piene e i forni spenti fa un certo effetto comunque...
gianlucar_67
22-12-2008, 16:16
Per tornare all' argomento auto, fate un salto in edicola e comprate iL FOGLIO DI OGGI.
Vi piaccia o meno Ferrara, vi piaccia o meno questo giornale, vi consiglio di prenderlo sempre il lunedì perchè fa la rassegna stampa della settimana precedente.
A pagina 2 c' è un artocolo, già pubblicato sul Corriere gioved' 18 dicembre, che riguarda le Little eight - multinazionali diverse dalle big three di detroit che fabbricano nel sud degli usa - e che spiega come mai queste riescano a galleggiare.
Per fare un esempio, Georgetown in Kentuky è ormai la seconda città dell' auto in usa, la toyota ha fatto un enorme investimento di 5,3 miliardi di dollari e ora produce una macchina lal minuto,.
La popolazione della città è raddoppiata, dal 1986 ad oggi.
Quali le ragioni del successo delle little eight?Innanzitutto minor costo del lavoro, quindi minori oneri sociali ( e meno diritti per i lavoratori) quindi prodotto migliore e più venduto, il che vale per le auto giapponesi, sudcoreane ed europee.
in sostanza, un altro modo di fare l' automobiole, ma anche un altro modello - molto favorevole all' azienda - di relazioni sindacali.
Inoltre, si diche anche che nella regione settentrionale del south carolina la Bmw è l' azienda che offre le migliori opportunità di lavoro di tutta l' area, e ciò secondo il deputato repubblicano Bob Inglis, citato tra virgolette.
Ve ne consiglio la lettura.
Ciao, a presto, gianluca.
Cristian72
29-01-2009, 23:34
Oggi sono passato davanti a una conce Chevrolet,c'erano esposte in strada i vari modelli con in evidenza sul parabrezza lo sconto praticato,dal 20 al 29%!!!!!!!Auto nuove naturalmente,da immatricolare.Mai visto o sentito di sconti del genere sulle auto. http://www.byci.it/forum/smile/smile_shock.gif
In BMW stanno calando le braghe o preferiscono continuare a fare ferie?
Se un giorno arrivano al 80% di sconto forse potrei anche pensare di prendere un'auto nuova. :D
rossolancia
30-01-2009, 00:01
Raga vi quoto tutti. Il fatto è che la gente in genere non è abituata a viaggiare e quindi non si rende conto di quello che sta succedendo in giro. Vero il discorso della ricchezza che si sta spalmando su un numero maggiore di paesi, però questo vale in generale, i ricchi di ieri oggi sono diventati ricchissimi e domani lo saranno ancora di più per il semplice fatto che spostano la ricchezza di qua e di là dove guadagnano di più. Poi ad un certo punto si troveranno a guidare dei panfili in mezzo alla povera gente (noi) che muore di fame. Mi rendo conto che sto avendo una visione un po' comunista del mondo, ma la direzione è questa. Vi siete mai chiesti perchè continuano ad allargare l'Europa ad Est? perchè avendo tolto i dazi doganali con accordi bilaterali molta ricchezza si è spostata oltre confine, e per farla "rientrare" cioè per poterla tassare pensano (male) di estendere l'Europa. Cosa siamo noi italiani, meno capaci dei bulgari o degli indiani a produrre automobli? Sicuramente no, eppure loro vendono, noi no. A me fanno paura matta quegli incontri dei capi di stato dove tra una stretta di mano e un sorriso firmano con la stilografica degli accordi bilaterali per lo meno dubbi. L'autarchia ci vuole, e un po' di sano nazionalismo sempre che però non ci siano accordi di cartello o monopoli: probabilmente tutto costerebbe di più però tutti avremmo di che mangiare e vivere, meglio che oggi quando i prezzi sono bassi però chissà come mai non riusciamo a comprare niente.
Cristian72
02-02-2009, 00:05
Rossolancia a parte ovviamente il quotarti direi che se uno vuole farsi un'idea di quello che stà succedendo se la può fare e anche stando comodamente seduto a casa sua,basta usare intelligentemente forse l'unico mezzo di comunicazione libero che c'è rimasto,ossia Internet.......purtroppo la stragrande maggioranza invece lo usa solo per stupidate e non è detto che rimarrà libero per sempre,i tentativi di addomesticarlo al potere hanno già avuto inizio.
Io non ho mai sentito parlare in nessun TG dell'Islanda eppure su Internet ho appreso che è uno Stato praticamente fallito,degli Stati non allineati all'Occidente si sentono dire solo le rogne e mai i lati positivi cosa che invece si può sapere tramite la rete,di cosa sia poi realmente questa cosa oscura dell'UE nessuno sà niente e nessuno ne capisce niente........se però uno và a leggersi quello che salta fuori in rete non ci vuole molto a capire che siamo nello sterco fino al collo.
domenicot
02-02-2009, 09:10
Esporto il 70% di quanto produco.
Do lavoro tra diretto ed indotto a 200/300 persone.
I miei clienti sono tutte multinazionali che spostano produzioni e linee come giocassero a monopoli.
In questo contesto globale da cui NON si può tornare indietro (purtroppo), speriamo proprio che a nessuno venga in mente di applicare il concetto:
"L'autarchia ci vuole, e un po' di sano nazionalismo "
altrimenti chiudo l'azienda.
Nè più, nè meno della impresa italiana che deve lavorare nella raffineria inglese.
Lo sciopero nichilista dei "workers" è antistorico, inattuale.
Inoltre:
"Cosa siamo noi italiani, meno capaci dei bulgari o degli indiani a produrre automobli? "
Sicuramente non siamo meno capaci ma senz'altro più costosi, con tutte le gabelle, tangenti e pigrizie varie che ci mettiamo su.
E poi la smettiamo di pompare denaro a banche ed auto? Perchè non aiutare (a caso), l'edilizia o le pizzerie?
Perchè un mio dipendente deve passare tutta la vita a lavorare per comprare e cambiare l'auto con gli incentivi che TUTTI paghiamo?
A quanto pare nei momenti di crisi, a partire dal sottoscritto, tutti si improvvisano economisti.
Così ci siamo trovati a gambe all'aria.
batmobile
02-02-2009, 11:52
Domenico, relativamente alla tua ultima frase, mi viene da osservare che gli Economisti che hanno tenuto le redini negli ultimi anni dell'Economia mondiale sono Falliti.
Miseramente.
Se un piccolo imprenditore fallisce, si prende pure dei calci nei denti, se un alto dirigente sbaglia, va in pensione con un a liquidazione con n zeri....
gianni csL
02-02-2009, 12:05
non mi intendo di economia..
dalla mia somma ignoranza quoto tutti...
sarebbe bello se la mala gestio di alcuni amministratori pubblici potesse essere appellata...e di conseguenza risarcita a tutto vantaggio della nostra economia...
del resto..chi controlla i controllori?????
domenicot
02-02-2009, 15:51
La a Corte dei Conti se rintraccia e dimostra la cattiva gestione della spesa pubblica persegue sia l'amministratore che il dipendente.
Peccato che accada poche volte.
Peccato che talvolta qualche dipendente pubblico portato al consiglio di disciplina se la sia sempre cavata per solidarietà della commissione giudicante.
Noi italiani siamo troppo colpevoli tutti quanti per incastrarne qualcuno.
Lo confesso, sono stato amministratore pubblico e dove son passato sono arrivato subito dopo la Procura e ho sempre dovuto lavorar di ramazza.
batmobile
02-02-2009, 17:36
Domenico, se puoi, ci dai maggiori ragguagli di come si agisca nel caso da te accennato?
Cristian72
02-02-2009, 17:41
RIFERIMENTO:Noi italiani siamo troppo colpevoli tutti quanti per incastrarne qualcuno.
Amara verità,questo fà sì che non se ne verrà mai fuori.....vince sempre e solo il più forte.
domenicot
02-02-2009, 18:23
Alessandro, presumo tu ti riferisca alla Corte dei Conti.
Funziona come un Procura, si fa un esposto ben documentato sull'investimento contestato, sulla gestione non trasparente, sull'irregolarità contrattuale, etc., dando i dati sulla provenienza dei fondi, su come sono stati mal spesi etc. etc.
L'essere ben circostanziati è non solo un necessità per procedere rapidi, ma anche una prudenza per non beccarsi querele per false accuse.
E' mia opinione che a Procure e Corte dei Conti ci si debba rivolgere solo dopo aver seguito tutti i livelli di opposizione gerarchica ed amministrativa.
Non hanno né avranno successo le ambizioni giustizialiste che vanno di moda: il diritto è, malgrado le polemiche politiche, una cosa seria.
La società è composta di ladri e di onesti, e così le sue branche, dai gelatai ai politici....
domenicot
02-02-2009, 18:24
Occhio che stiamo uscendo dal tema e non voglio essere involontario colpevole.
batmobile
02-02-2009, 18:38
Grazie del dettaglio, Dom, e sì, forse è meglio fermarsi prima di far intervenire i censori, che avrebbero ragione http://www.byci.it/forum/smile/smile_approve.gif
Cristian72
02-02-2009, 19:44
http://www.unraeservizi.com/dati/bk_o/file_pdf_unrae/gen09UNRAE_marca.pdf
Ripresa per l'Alfa,l'Audi non sà cosa sia la crisi,Dacia aumenta continuamente (forse il progetto più indovinato degl'ultimi tempi),Jaguar che quasi raddoppia (mah?),Pleadi apprezzata dagl'italiani.......anche se hanno abbandonato il WRC http://www.byci.it/forum/smile/smile_sad.gif
Per tutti gl'altri buio totale.
cristian scusa ma la Dacia è talmente piccola che sul totale non fa testo...diciamo che se avesse avuto tutto sto gran successo non sarebbe cosi marginale...
infatti ha una quota di mercato uguale a Mini che è mono-modello (e cara) e a Daihatsu che non ho ben presente che gamma abbia all'attivo...
in piu considererei anche l'elevato numero di immigrati romeni che comprano Dacia per nazionalismo ;)
idem la jaguar che passa da "nulla" a "poco o nulla" in virtu della nuova berlina appena presentata ;)
le altre non le vedo poi tanto nel buio, ovvero calano ma alcune non come la contrazione del mercato, ad es bmw perde il 25 circa contro il 32 del mercato, di conseguanza si puo dire che va abbastanza bene considerato il periodo e aumenta la sua quota di penetrazione nel mercato
tra i costruttori "importanti" mi stupisce molto il calo di toyota e renault che pur avendo modelli recenti segnano una riduzione quasi doppia rispetto al mercato http://www.byci.it/forum/smile/smile_confused.gif http://www.byci.it/forum/smile/smile_confused.gif
un po di piacere mi fa vedere come siano scese le vendite di quei marchi legati al mondo delle suv come mitsubishi, jeep e coreanume vario segno che il caro benzina ha fatto ragionare molti sull'inutilita di avere certe auto senza pero averne la necessita http://www.byci.it/forum/smile/smile_approve.gif
Cristian72
02-02-2009, 21:51
Giusto,giusto,hai ragione....una cosa però,al posto di 1 Mini mi compero 2 Dacia,almeno ho 2 auto che servono a qualcosa piuttosto di 1 che non serve a niente. :D
oddio c'è cmq un po di differenza...i crash test non sono stati molto favorevoli alla dacia, che non è altro che una clio prima serie...
percui piuttosto mi cerco una buona Clio usata e spendo meno della meta di una Dacia nuova :D :D
Cristian72
02-02-2009, 23:49
Beh,noi con le auto che abbiamo è meglio se non parliamo di crash test (e quì ci vorrebbe lo smile che si ravana la sacca maronaria) :D
La Dacia è una clio "seconda" serie,e ti assicuro che è una buona base visto che per casa mia ne sono passate 2 e tuttora la poveretta spesso si porta appresso quintalate di farina e merce varia senza fare una piega,è un mulo. http://www.byci.it/forum/smile/smile_clown.gif
Ho cercato una tabella che riassumesse le vendite globali e non solo italiane ma senza trovarla,avete qualche link?
gianni csL
18-03-2009, 19:38
torno a scrivere di questo argomento perchè dopo parecchio tempo che non leggevo"autosupermar..."oggi è stata l'occasione per poterlo fare....e cioè ho comprato la copia di marzo 2009
bene,anzi,male,malissimo...
mai ho trovato fra le auto dei privati in vendita tra le prime pagine tanto ben di dio!!!
ferrari, lamborgnini,porsche,bmw e tante altre...auto non certo di tutti i giorni..
forse è stata una mia errata percezione o forse c'è davvero crisi...
a proposito di bmw...
c'è una bellissima e 39 emme 5 ad 11000e :p anno 1999 ,blue...
sarebbe tra bmw che mi piacerebbe possedere...,ma il volere non corrisponde al potere...di acquisto del sottoscritto!!!
ciao e grazie per la lettura http://www.byci.it/forum/smile/smile_approve.gif
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