batmobile
13-03-2009, 23:22
Ricevo da Mauri questo suo scritto, da lui inviato alle varie riviste di settore, mi ha chiesto di postarlo sul forum, cosa che eseguo:
Proposte di legge sulle storiche: una lista chiusa per le auto ventennali.
Leggo con notevole apprensione sulle riviste del settore le varie proposte di legge che si susseguono da parte di vari gruppi di parlamentari per regolarizzare (o danneggiare) il movimento del motorismo storico in Italia.
Dopo la proposta dell’on. Berselli arriva quella ancora più penalizzante presentata dall’on. Zanetta, se la proposta di Berselli propone l’innalzamento della storicità a 25 anni, (caldeggiata anche dalla FIVA) quella propugnata da Zanetti è ancora più bastarda e demenziale, frutto di una mente che non può certo definirsi amante delle auto d’epoca, tale proposta propugna per un innalzamento addirittura a 30 anni della storicità delle auto, con decadimento dei privilegi acquisiti per le auto di età compresa tra i 20 e i 30 anni, e la possibilità di esentare le vetture ventennali dalla tassa di possesso a patto di toglierle dalla circolazione e conservarle ferme in un luogo chiuso e privato, in pratica metterle sui cavalletti fino al trentesimo anno, cosa prevista anche dalla proposta dell’on. Berselli, ma questa fino ai 25 anni.
Entro a questo punto nel mio caso personale di amatore delle auto storiche, e penso di interpretare con questa missiva anche le esigenze e il pensiero di tanti altri piccoli collezionisti che sono nelle mie stesse condizioni, e vorrei che anche gli onorevoli firmatari delle varie proposte leggessero questa mia missiva.
Sono un puro appassionato di mezza età che nel corso degli anni con altre rinunce e sacrifici ha messo insieme una piccola collezione di 6 auto, modelli di modesto valore economico ma per me di grande valore affettivo.
Il mio parco auto è composto da una Fiat 124 spider del 73 e una Lancia Gamma Cpè del 78, e queste dovrebbero essere “in salvo” come auto trentennali, poi vi sono una Matra Murena del 1983, una BMW 635 del 1982, una Alpine Renault V6 Turbo del 1986 e
una magnifica Lotus Esprit Turbo Se del 1990, comperata alcuni mesi fa con la speranza che non cambino la legge per poterla iscrivere ASI il prossimo anno ed esentarla anch’essa da una salata tassa di possesso.
Premetto che tutte le mie auto sono in perfette condizioni di uso ed efficienza e originalità, ne faccio un uso prettamente collezionistico, fatto di raduni e brevi uscite domenicali fuoriporta se non piove, per l’uso quotidiano possiedo una vecchia Fiat Tempra, e la percorrenza annuale complessiva delle mie 6 auto messe insieme non supera i 3/4000 Km annui, non mi ritengo dunque un grosso inquinatore.
Parlavo sopra di valore affettivo delle auto, in quanto se la 124 spider è stata la mia auto di gioventù e la Gamma è mia da 26 anni, le altre auto hanno invece rappresentato i miei sogni proibiti di vent’anni fa, ma allora erano nuove, costavano care e erano riservate solo a pochi elitari, auto irraggiungibili per il mio portafoglio, non mi restava altro da fare che rimirarmele esposte da nuove nelle vetrine dei concessionari, oggi invece grazie alle condizioni di acquisto favorevoli di tante belle auto sul mercato dell’usato e alle agevolazioni fiscali ed assicurative concesse alle auto ultra ventennali da collezione tali sogni sono divenuti accessibili e mantenibili ed hanno potuto entrare nel mio garage per trascorrervi una serena vecchiaia come preziosi oggetti da collezione a testimonianza di un’epoca (gli anni 80) in cui certe auto erano viste come autentici status symbol.
Ora, se quelle menti illuminate dei nostri onorevoli cambiano la legge, cosa dovrei fare io con queste auto: metterle sui cavalletti e tirarle fuori tra diversi anni con tutta la meccanica bloccata (un’auto è fatta per essere usata, poco, ma un po’ di “sgranchimento “ per la meccanica ci vuole ), diversamente pagare per esse un salato bollo per non usarle quasi mai, terza ipotesi metterle in vendita a prezzo di saldo perché che finiscano magari all’estero, in paesi più accondiscendenti verso il collezionismo.
Un innalzamento dell’età di storicità sarebbe deleterio per il nostro parco storico, tante belle auto ventennali che rappresentano il futuro del collezionismo non avrebbero più mercato e finirebbero inevitabilmente sotto la pressa o nelle migliori delle ipotesi in qualche mercato estero e prezzo di rottame, magari nei paesi dell’Est ove andremo tra un po’ a cercare auto da noi scomparse, come già accadde 30/40 anni fa quando in Europa, Italia compresa furono demolite scelleratamente tante belle auto che ora andiamo ad importare a prezzi alti dall’America per restaurarle, auto che con una adeguata politica di conservazione fatta di agevolazioni fiscali e assicurative come ora avrebbero potuto essere salvate, auto che allora erano Porsche 356, A.R. Giulietta Sprint, Lancia Flaminia, Citroen S.M. , Jaguar E e Fiat 130, e domani potrebbero essere Mercedes SEC, BMW 850, Porsche 928 e 944, Maserati 222 e 224, Thema 8.32, Delta Integrali , Alfetta GTV 6 e tante altre di futuro interesse.
A sostegno delle loro tesi gli onorevoli premettono la teoria che le auto ventennali sono spesso vecchi catorci di uso quotidiano che di storico non hanno nulla, verissimo purtroppo anche questo, soprattutto in certe aree della penisola, vecchie utilitarie (compresa la vecchia 5oo e i Maggiolini) e malconce berline trasformate a gas per aggirare i blocchi del traffico vengono usate quotidianamente da personaggi che non fanno parte del nostro mondo e sviliscono la categoria dei veri collezionisti, i cosidetti “baracconi” li definisco io, gente che approfitta delle agevolazione fiscali ed assicurative concesse dalla legge per circolare quotidianamente con 30 euro di bollo e 100 euro di assicurazioni annui, ma non è solo colpa loro, anzi, la vera colpa è di quel club federato che accetta e concede attestati di storicità a certe auto, è di quell’assicuratore che assicura con polizze storiche catorci che prima di finire in demolizione faranno magari un incidente programmato per truffare la compagnia.
Porto l’esempio di un club federato di mia conoscenza del Nord Italia (non dico di più) che sta raccogliendo come nuovi iscritti tutti i pensionati della città che hanno vecchie auto ventennali di uso quotidiano, auto che sono tutte utilitarie di piccola cilindrata e berline medie, magari anche in buone condizioni ma sono pur sempre l’unico loro mezzo di locomozione, auto di larga produzione e nessun valore commerciale e collezionistico che una volta finito il loro ciclo di uso vitale finiranno tutte in demolizione.
Tutti lì a iscrivere l’auto all’ ASI (intanto il club si riempie il cassetto con le nuove tessere) per avere la riduzione sul bollo, e poi via di corsa dall’assicuratore convenzionato con il club per farsi la polizza storica da 100 euro annui e girare indisturbati tutti i giorni. ( questo sarebbe l’uso amatoriale del veicolo?).
Addirittura si iscrivono veicoli da lavoro quali furgoni e autocarri leggeri!
Ed io, come tanti altri collezionisti seri, dovrei rimetterci per colpa di personaggi simili!
Ritengo a questo punto che la verità stia nel mezzo, venti anni sì e venti anni nò, la soluzione piu ragionevole ed equa è a mio parere una lista chiusa seria e selettiva, aggiornata ogni anno e fatta da persone competenti che scelgano i modelli più di spicco della produzione automobilistica, salviamo i modelli di pregio e di alta fascia della produzione, le sportive e i coupè costruiti in limitato numero di esemplari, i modelli di nicchia scomparsi dalla circolazione, salviamo il bello del designer automobilistico, e lasciamo le brutture alla pressa del rottamaio.
Intervenga qualcuno in difesa delle auto meritevoli di conservazione ed agevolazioni.
Ma per favore facciamole circolare queste belle auto ventenni della lista chiusa, non obblighiamole a 10 anni di oblio, per i km annui che percorrono e per il loro limitato numero di esemplari non saranno certo queste la maggior causa di inquinamento.
Per concludere, 30 anni per tutte e 20 solo per poche prescelte.
Maurizio Tromba Segretario Matra Classic Club Italia
Tessera ASI n. 92217
A mio avviso ha degli spunti interessanti http://www.byci.it/forum/smile/smile_approve.gif
Proposte di legge sulle storiche: una lista chiusa per le auto ventennali.
Leggo con notevole apprensione sulle riviste del settore le varie proposte di legge che si susseguono da parte di vari gruppi di parlamentari per regolarizzare (o danneggiare) il movimento del motorismo storico in Italia.
Dopo la proposta dell’on. Berselli arriva quella ancora più penalizzante presentata dall’on. Zanetta, se la proposta di Berselli propone l’innalzamento della storicità a 25 anni, (caldeggiata anche dalla FIVA) quella propugnata da Zanetti è ancora più bastarda e demenziale, frutto di una mente che non può certo definirsi amante delle auto d’epoca, tale proposta propugna per un innalzamento addirittura a 30 anni della storicità delle auto, con decadimento dei privilegi acquisiti per le auto di età compresa tra i 20 e i 30 anni, e la possibilità di esentare le vetture ventennali dalla tassa di possesso a patto di toglierle dalla circolazione e conservarle ferme in un luogo chiuso e privato, in pratica metterle sui cavalletti fino al trentesimo anno, cosa prevista anche dalla proposta dell’on. Berselli, ma questa fino ai 25 anni.
Entro a questo punto nel mio caso personale di amatore delle auto storiche, e penso di interpretare con questa missiva anche le esigenze e il pensiero di tanti altri piccoli collezionisti che sono nelle mie stesse condizioni, e vorrei che anche gli onorevoli firmatari delle varie proposte leggessero questa mia missiva.
Sono un puro appassionato di mezza età che nel corso degli anni con altre rinunce e sacrifici ha messo insieme una piccola collezione di 6 auto, modelli di modesto valore economico ma per me di grande valore affettivo.
Il mio parco auto è composto da una Fiat 124 spider del 73 e una Lancia Gamma Cpè del 78, e queste dovrebbero essere “in salvo” come auto trentennali, poi vi sono una Matra Murena del 1983, una BMW 635 del 1982, una Alpine Renault V6 Turbo del 1986 e
una magnifica Lotus Esprit Turbo Se del 1990, comperata alcuni mesi fa con la speranza che non cambino la legge per poterla iscrivere ASI il prossimo anno ed esentarla anch’essa da una salata tassa di possesso.
Premetto che tutte le mie auto sono in perfette condizioni di uso ed efficienza e originalità, ne faccio un uso prettamente collezionistico, fatto di raduni e brevi uscite domenicali fuoriporta se non piove, per l’uso quotidiano possiedo una vecchia Fiat Tempra, e la percorrenza annuale complessiva delle mie 6 auto messe insieme non supera i 3/4000 Km annui, non mi ritengo dunque un grosso inquinatore.
Parlavo sopra di valore affettivo delle auto, in quanto se la 124 spider è stata la mia auto di gioventù e la Gamma è mia da 26 anni, le altre auto hanno invece rappresentato i miei sogni proibiti di vent’anni fa, ma allora erano nuove, costavano care e erano riservate solo a pochi elitari, auto irraggiungibili per il mio portafoglio, non mi restava altro da fare che rimirarmele esposte da nuove nelle vetrine dei concessionari, oggi invece grazie alle condizioni di acquisto favorevoli di tante belle auto sul mercato dell’usato e alle agevolazioni fiscali ed assicurative concesse alle auto ultra ventennali da collezione tali sogni sono divenuti accessibili e mantenibili ed hanno potuto entrare nel mio garage per trascorrervi una serena vecchiaia come preziosi oggetti da collezione a testimonianza di un’epoca (gli anni 80) in cui certe auto erano viste come autentici status symbol.
Ora, se quelle menti illuminate dei nostri onorevoli cambiano la legge, cosa dovrei fare io con queste auto: metterle sui cavalletti e tirarle fuori tra diversi anni con tutta la meccanica bloccata (un’auto è fatta per essere usata, poco, ma un po’ di “sgranchimento “ per la meccanica ci vuole ), diversamente pagare per esse un salato bollo per non usarle quasi mai, terza ipotesi metterle in vendita a prezzo di saldo perché che finiscano magari all’estero, in paesi più accondiscendenti verso il collezionismo.
Un innalzamento dell’età di storicità sarebbe deleterio per il nostro parco storico, tante belle auto ventennali che rappresentano il futuro del collezionismo non avrebbero più mercato e finirebbero inevitabilmente sotto la pressa o nelle migliori delle ipotesi in qualche mercato estero e prezzo di rottame, magari nei paesi dell’Est ove andremo tra un po’ a cercare auto da noi scomparse, come già accadde 30/40 anni fa quando in Europa, Italia compresa furono demolite scelleratamente tante belle auto che ora andiamo ad importare a prezzi alti dall’America per restaurarle, auto che con una adeguata politica di conservazione fatta di agevolazioni fiscali e assicurative come ora avrebbero potuto essere salvate, auto che allora erano Porsche 356, A.R. Giulietta Sprint, Lancia Flaminia, Citroen S.M. , Jaguar E e Fiat 130, e domani potrebbero essere Mercedes SEC, BMW 850, Porsche 928 e 944, Maserati 222 e 224, Thema 8.32, Delta Integrali , Alfetta GTV 6 e tante altre di futuro interesse.
A sostegno delle loro tesi gli onorevoli premettono la teoria che le auto ventennali sono spesso vecchi catorci di uso quotidiano che di storico non hanno nulla, verissimo purtroppo anche questo, soprattutto in certe aree della penisola, vecchie utilitarie (compresa la vecchia 5oo e i Maggiolini) e malconce berline trasformate a gas per aggirare i blocchi del traffico vengono usate quotidianamente da personaggi che non fanno parte del nostro mondo e sviliscono la categoria dei veri collezionisti, i cosidetti “baracconi” li definisco io, gente che approfitta delle agevolazione fiscali ed assicurative concesse dalla legge per circolare quotidianamente con 30 euro di bollo e 100 euro di assicurazioni annui, ma non è solo colpa loro, anzi, la vera colpa è di quel club federato che accetta e concede attestati di storicità a certe auto, è di quell’assicuratore che assicura con polizze storiche catorci che prima di finire in demolizione faranno magari un incidente programmato per truffare la compagnia.
Porto l’esempio di un club federato di mia conoscenza del Nord Italia (non dico di più) che sta raccogliendo come nuovi iscritti tutti i pensionati della città che hanno vecchie auto ventennali di uso quotidiano, auto che sono tutte utilitarie di piccola cilindrata e berline medie, magari anche in buone condizioni ma sono pur sempre l’unico loro mezzo di locomozione, auto di larga produzione e nessun valore commerciale e collezionistico che una volta finito il loro ciclo di uso vitale finiranno tutte in demolizione.
Tutti lì a iscrivere l’auto all’ ASI (intanto il club si riempie il cassetto con le nuove tessere) per avere la riduzione sul bollo, e poi via di corsa dall’assicuratore convenzionato con il club per farsi la polizza storica da 100 euro annui e girare indisturbati tutti i giorni. ( questo sarebbe l’uso amatoriale del veicolo?).
Addirittura si iscrivono veicoli da lavoro quali furgoni e autocarri leggeri!
Ed io, come tanti altri collezionisti seri, dovrei rimetterci per colpa di personaggi simili!
Ritengo a questo punto che la verità stia nel mezzo, venti anni sì e venti anni nò, la soluzione piu ragionevole ed equa è a mio parere una lista chiusa seria e selettiva, aggiornata ogni anno e fatta da persone competenti che scelgano i modelli più di spicco della produzione automobilistica, salviamo i modelli di pregio e di alta fascia della produzione, le sportive e i coupè costruiti in limitato numero di esemplari, i modelli di nicchia scomparsi dalla circolazione, salviamo il bello del designer automobilistico, e lasciamo le brutture alla pressa del rottamaio.
Intervenga qualcuno in difesa delle auto meritevoli di conservazione ed agevolazioni.
Ma per favore facciamole circolare queste belle auto ventenni della lista chiusa, non obblighiamole a 10 anni di oblio, per i km annui che percorrono e per il loro limitato numero di esemplari non saranno certo queste la maggior causa di inquinamento.
Per concludere, 30 anni per tutte e 20 solo per poche prescelte.
Maurizio Tromba Segretario Matra Classic Club Italia
Tessera ASI n. 92217
A mio avviso ha degli spunti interessanti http://www.byci.it/forum/smile/smile_approve.gif