Visualizza Versione Completa : BMW una lunga storia
Utente disattivato 3
03-12-2010, 09:41
In questo post, giorno per giorno, vorrei raccontare la lunga storia della produzione di auto BMW. Ovviamente sempre che siate interessati.
1927-1928
Inizia la produzione di una vetturetta su progetto inglese. Si tratta della Dixi DA1 (Deutsche Ausführung) e viene prodotta nelle versioni
Tourer
1399
Sedan
1398
Cabrio
1400
batmobile
03-12-2010, 12:13
licenza di austin seven:ok:
Utente disattivato 3
03-12-2010, 12:31
licenza di austin seven:ok:
:ok:
Sandro, attingendo da Wikipedia più altre fonti si potrebbe dare una breve cronistoria con potenze dimensioni eccetera dei vari modelli, cosa ne pensi?
batmobile
03-12-2010, 12:59
:ok:
Sandro, attingendo da Wikipedia più altre fonti si potrebbe dare una breve cronistoria con potenze dimensioni eccetera dei vari modelli, cosa ne pensi?
Perchè no? poi si potrebbe mettere nel nuovo sito:ok:
Utente disattivato 3
03-12-2010, 13:05
Perchè no? poi si potrebbe mettere nel nuovo sito:ok:
OK
utente disattivato 10
03-12-2010, 13:07
mi iscrivo perche ho tantissimo da imparare sulla nostra storia :ok:
Utente disattivato 3
03-12-2010, 13:20
mi iscrivo perche ho tantissimo da imparare sulla nostra storia :ok:
:ok:
cavolo se andiamo indietro:o
Utente disattivato 3
03-12-2010, 18:05
NASCITA DELLA BMW
BMW (acronimo di Bayerische Motoren Werke, in italiano Fabbrica Bavarese di Motori) è un'azienda tedesca produttrice di auto e moto, con sede a Monaco di Baviera.
BMW, che ancora non si chiamava così, muove i primi passi durante la prima guerra mondiale (http://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_mondiale), per collaborare alla produzione di aerei militari in quanto Daimler che aveva messo a punto un motore aeronautico assieme dalla consociata austriaca Austro-Daimler (http://it.wikipedia.org/wiki/Austro-Daimler) ed il cui progettista era Max Friz (http://it.wikipedia.org/wiki/Max_Friz), famosissimo ingegnere del reparto corse Daimler, non era in grado di mantenere i ritmi produttivi.
Il governo austriaco, per necessità di celerità produttiva, affidata alla licenziataria bavarese Rapp Motorenwerke (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rapp_Motorenwerke&action=edit&redlink=1) la costruzione dei motori su progetto Austro-Daimler. Assieme ai progetti trasferisce nella ditta anche l’ing. Friz il quale aveva il progetto/sogno di realizzare un motore d'aereo con sei cilindri in linea e albero a camme in testa ed in grado di funzionare anche in alta quota (oltre 5.000 metri). Alla motorenwerke con incarico di supervisore tecnico per conto dell'aviazione militare austro-ungarica (http://it.wikipedia.org/wiki/K.u.k._Luftfahrtruppen), fu inviato l'ing. Josef Popp (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Franz_Josef_Popp&action=edit&redlink=1), al quale Friz mostrò i disegni del suo nuovo motore.
Popp rimase affascinato dalla tecnologia molto avanzata di quel propulsore e ne promosse la sua realizzazione al cofondatore e unico azionista della Rapp Motorenwerke: Julius Auspitzer (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Julius_Auspitzer&action=edit&redlink=1), Il nuovo motore, subito realizzato, mostrò doti di potenza e leggerezza ben superiori alla produzione corrente. Il governo prussiano che, per riconquistare la supremazia nei cieli, commissionò la costruzione di 600 motori. Nel frattempo Auspitzer comunicò la sua intenzione di vendere l'azienda, per gravi motivi di salute.
Popp rilevò l'azienda e diede corso alla produzione del motore aeronautico progettato da Friz, poi divenuto celebre come BMW IIIa (http://it.wikipedia.org/wiki/BMW_IIIa). Poiché la Rapp Motorenwerke non godeva di molto prestigio decise anche di trasformare la ragione sociale in Bayerische Motoren Werke GmbH (http://it.wikipedia.org/wiki/GmbH) e di adottare il nuovo emblema aziendale, costituito dal campo circolare nero contenente la concentrica rappresentazione stilistica di un'elica d'aereo in movimento sovrastata dall'acronimo BMW, nei colori nazionali bavaresi bianco, azzurro e oro. Il simbolo è giunto fino al XXI secolo (http://it.wikipedia.org/wiki/XXI_secolo) con poche variazioni grafiche e cromatiche, principalmente consistenti nella modifica del carattere (http://it.wikipedia.org/wiki/Font) e della spaziatura delle lettere e dall'adozione del colore argento, in luogo dell'oro.
Il 21 luglio (http://it.wikipedia.org/wiki/21_luglio) 1917 (http://it.wikipedia.org/wiki/1917) nasce la Bayerische Motoren Werke GmbH. Che grazie commesse militari cresce rapidamente. In prossimità dell'aeroporto militare di Oberwiesenfeld di Monaco viene costruito un grande stabilimento in grado di garantire la crescente produzione di motori per aerei militari (1918).
Il 13 agosto (http://it.wikipedia.org/wiki/13_agosto) 1918 (http://it.wikipedia.org/wiki/1918) la Bayerische Motoren Werke GmbH diventa società per azioni (http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_per_azioni) (AG) con un capitale sociale (http://it.wikipedia.org/wiki/Capitale_sociale) di 12 milioni di marchi tedeschi (http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_tedesco), un terzo dei quali del consigliere commerciale italiano Camillo Castiglioni (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Camillo_Castiglioni&action=edit&redlink=1). La direzione tecnica dell'azienda viene assegnata all'amministratore della GmbH, l'ingegnere e architetto Franz Josef Popp (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Franz_Josef_Popp&action=edit&redlink=1).
Finita la 1° guerra mondiale, ed il conseguente patto di Versailles (http://it.wikipedia.org/wiki/Patto_di_Versailles) del 1919, portarono molti cambiamenti destinati a mutare la storia della BMW. Il Regno di Baviera (http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Baviera) fu accorpato alla Repubblica di Weimar (http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_di_Weimar), e venne loro proibita la costruzione di aerei. Di conseguenza BMW dovette interrompere le proprie produzioni aeronautiche.
Per cercare nuovi sbocchi di mercato che permettessero l’utilizzo di macchinari ed il know-how acquisito, Popp scelse di produrre nei settori motociclistico e nautico, affidando a Friz la progettazione di un propulsore per motocarro (http://it.wikipedia.org/wiki/Motocarro) e imbarcazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Imbarcazione) e al capo officina Martin Stolle (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Martin_Stolle&action=edit&redlink=1) la realizzazione di un motore per motocicletta (http://it.wikipedia.org/wiki/Motocicletta).
Dal 1929 (http://it.wikipedia.org/wiki/1929) produce automobili con il marchio BMW: inizialmente la BMW produce utilitarie sulla base di una vettura inglese (http://it.wikipedia.org/wiki/Inghilterra), la Austin Seven (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Austin_Seven_(1922)&action=edit&redlink=1), della quale la BMW acquisì la licenza di produzione. Dopo alcuni anni, la gamma si spostò progressivamente verso una clientela più abbiente e la Casa tedesca propose modelli come la BMW 320 (http://it.wikipedia.org/wiki/BMW_320) e 326 (http://it.wikipedia.org/wiki/BMW_326)
Bmw E34M50
03-12-2010, 19:30
Seguo con vivo interesse!!:)
sankunen
04-12-2010, 09:11
Occhio che poi ai raduni ciinterrogano!!!;-))
azzo gigi, è vero.....ma io prendo su la paola e fò bella figura:D
Utente disattivato 3
06-12-2010, 16:46
INIZIO DELLA PRODUZIONE AUTOMOBILISTICA
Bmw inizia a produrre, marcate BMW, automobili nel 1929. Inizia producendo utilitarie su licenza dell’inglese Austin Seven. Negli anni successivi produce, rivolgendosi come tipo di mercato, verso una committenza più benestante, modelli di cui si ricorda la BMW 320 e 326. Durante la seconda guerra mondiale BMW torna a produrre mezzi militari tra cui si ricorda la mitica motocicletta con sidecar R75. Delle automobili prodotte tra le due guerre se ne parlerà in seguito e dettagliatamente per ogni modello.
Utente disattivato 3
06-12-2010, 16:51
SECONDA GUERRA MONDIALE E PROBLEMATICHE CONSEGUENTI
Durante la seconda guerra mondiale BMW, come moltissime altre industrie tedesche, sfrutto per la propria produzione la manodopera delle persone fatte prigioniere. Durante il conflitto bellico le fabbriche BMW erano a Eisenach, Abteroda, Neunkirchen ed Allach. Alla fine del conflitto, inizia un periodo molto difficile per BMW in quanto deve spostare la propria attività solo su produzione di utilizzo civile. Si ricorda che fu vietato all’industria tedesca nel dopoguerra la produzione di mezzi militari. BMW si salva dal fallimento principalmente grazie alla produzione di motociclette. BMW per ristabilirsi doveva comunque tornare a produrre automobili. Produrre automobili era comunque estremamente complesso in quanto gli impianti utilizzati prima del conflitto (e durante) si trovavano ad Eisenach e perciò nella Germania dell’Est occupata dai Russi. Si ricorda che gli stabilimenti di Monaco non producevano automobili in quel periodo.
Ad Eisenarch nel frattempo si producevano automobili con marchio BMW ma senza l’approvazione della casa automobilistica. Le auto prodotte in quel periodo erano su progetti d’anteguerra di BMW erano i modelli 321 e 326. BMW per questo fatto fece causa legale vincendola e ottenendo che le auto prodotte avessero altro marchio. Il nuovo marchio fu EMW (Eisenacher Motorwerke). Tale azienda, soprattutto con i modelli successivi non ebbe grandi successi (EMW 340).
La situazione economica di BMW nel dopoguerra non era florida ed inoltre andava peggiorando in quanto gli investimenti per il lancio di un nuovo modello furono superiori agli utili prodotti e il mercato in quel momento richiedeva veicoli di tipo utilitario e molto economici
Nel frattempo, ovvero primi anni ’50, fu trasferita la produzione delle auto a Monaco dove furono prodotti un paio di modelli tra cui la roadster 507. Auto di grande fascino e tecnologia ma non adatte alla potenziale clientela. Si decise quindi per la sospensione di tali produzioni (fascia alta).
BMW comprese che doveva proporsi sul mercato con vetturette estremamente popolari. Mancavano però le risorse economiche e le conoscenze tecniche per tale tipo di produzione per cui si decise di realizzare i nuovi veicoli su licenza di costruttori che già avevano realizzato un’auto con tali caratteristiche.
Pocopigi
06-12-2010, 20:56
Grande, mi fa piacere ripassare certi argomenti... :ok:
Utente disattivato 3
07-12-2010, 11:07
Grande, mi fa piacere ripassare certi argomenti... :ok:
Mi fa piacere venga apprezzato, grazie! :ok:
nicolacsl
07-12-2010, 19:52
Vai Zambo :ok:,certe cose manco le sapevo
Vittorio
07-12-2010, 21:13
........non conoscevo la storia della bmw!! bella!! posso averne una copia? in cambio posso offrire un calciobalilla usato e qualche depliants della nsu prinz!!! si puo' fare? sempre amore per la cultura e'!!
rossolancia
08-12-2010, 01:53
Ad Eisenarch nel frattempo si producevano automobili con marchio BMW ma senza l’approvazione della casa automobilistica. Le auto prodotte in quel periodo erano su progetti d’anteguerra di BMW erano i modelli 321 e 326. BMW per questo fatto fece causa legale vincendola e ottenendo che le auto prodotte avessero altro marchio. Il nuovo marchio fu EMW (Eisenacher Motorwerke). Tale azienda, soprattutto con i modelli successivi non ebbe grandi successi (EMW 340).
E questo marchio era però praticamente uguale, col rosso al posto dell'azzurro, se non ricordo male...
Utente disattivato 3
08-12-2010, 12:13
........non conoscevo la storia della bmw!! bella!! posso averne una copia? in cambio posso offrire un calciobalilla usato e qualche depliants della nsu prinz!!! si puo' fare? sempre amore per la cultura e'!!
:D:D:D
Vittorio, sicuramente tutta la storia BMW la conosci ed anche molto meglio di me!
Però mi sembrava giusto farne una sintesi e quindi postarla nel sito ad uso dei soci che, se incuriositi, possono approfondire navigando in internet!
Utente disattivato 3
08-12-2010, 12:14
E questo marchio era però praticamente uguale, col rosso al posto dell'azzurro, se non ricordo male...
E' così, poco tempo fa tale logo l'ho anche postato!
Però mi sembrava giusto farne una sintesi e quindi postarla nel sito ad uso dei soci che, se incuriositi, possono approfondire navigando in internet!
anche perche uno degli scopi sociali del ns Club è proprio quello di far conoscere a tutti la storia del marchio bianco-blu :ok::ok::ok:
Utente disattivato 3
09-12-2010, 09:43
LA RINASCITA
In Italia la Iso progettò e realizzò una micro vettura a due posti dalla singolare forma ad uovo che però sul mercato stentava a decollare nelle vendite. In pratica non fu capita. La direzione di BMW credette nella validità del progetto e ne acquistò la licenza iniziandone la produzione della piccola vettura con il marchio BMW. Sul mercato tedesco l'Isetta riscosse un buon successo commerciale, permettendo a BMW di fare il primo passo verso il miglioramento economico dell’azienda. Non fu comunque un passo risolutivo tant’è che alla fine degli anni ’50 la situazione economica di BMW era ancora critica al punto che la dirigenza BMW era sul punto di accettare l’offerta di acquisizione da parte di Daimler Benz. Il 9 dicembre 1959, in concomitanza dell’assemblea generale, avviene un passo importante per l’azienda in quanto il magnate tedesco Herbert Quandt, che già aveva una partecipazione aziendale diventa azionista di riferimento. Ancora oggi la famiglia Quandt ha il controllo di BMW.
Da quel momento BMW, rinforzata dal nuovo assetto aziendale, raggiunse la tranquillità economica grazie anche al successo avuto con il lancio sul mercato di una vettura di fascia medio bassa: la BMW 700.
Da allora per BMW il successo fu continuo. Dopo la BMW 700 entrò in produzione la BMW 1500 prima versione della serie Neue Klass. Da tale serie derivò successivamente la Serie 02 nelle sue varie versioni.. I ritmi produttivi dovuti alla grande richiesta delle Neue Klasse e della Serie 02 indussero BMW alla ricerca di un nuovo stabilimento.
ACQUISIZIONE GLAS
Nel 1966 BMW rilevò l’intero pacchetto azionario del costruttore d’automobili tedesche Glas, produttrice di vetture di vetture di fascia bassa e media.
Con l’operazione BMW acquisì il anche il marchio e divenne proprietaria dello stabilimento Glas di Dingolfing, Contemporaneamente Glas si accordò con BMW per proseguire la sua attività. In pratica Glas avrebbe continuato a costruire autovetture ma con il marchio BMW. Da quel momento Glas avrebbe limitato la sua attività a fornitore di scocche da equipaggiare con meccanica BMW. I modelli prodotti dopo tale accordo, pur essendo stati nei cataloghi BMW, sono attribuiti alla Glas. Il primo modello realizzato fu la 1600 GT (riedizione delle Glas 1300 e 1700 GT), una bella coupé commercializzata con marchio BMW e dotata di motore BMW di 1600 c.c..
Le autovetture prodotte con marchio BMW-Glas, compreso la lussuosa 3000 V8, non ebbero un grande successo commerciale.Si decise quindi di interrompere la produzione delle auto BMW Glas. Da quel momento non è più esistito il marchio Glas. Lo stabilimento di Dingolfing, tuttora attivo, fu smantellato e ricostruito secondo le esigenze di BMW.
LA STORIA PIU’ RECENTE
Tra gli anni ’70 e ‘80, BMW acquisì sempre più considerazione come costruttore ed oggi è un marchio di rilevanza mondiale. Determinanti per il suo successo in tale periodo sono state le autovetture della Serie 5 e 3. All’inizio degli anni ’70 sorgono due importanti aziende legate a BMW. Una è la BMW Motorsport, ovvero la divisione sportiva della Casa, nata per la realizzazione di vetture da competizione di derivazione stradale e successivamente (ed anche ora) , cura la realizzazione delle BMW stradali ad alte prestazioni.
L’altra azienda sorta in quel periodo è l’Alpina, un marchio a se', specializzato nella produzione di BMW con allestimenti personalizzati e motori più potenti.
Nel 1994 BMW ha acquisito il Gruppo Rover della inglese British Aerospace gestendolo fino al 2000. Nel 2000 il gruppo venne smembrato vendendo la Land Rover a Ford e gli altri marchi del gruppo MG Rover al Consorzio Phoenix. BMW tenne solo il marchio Mini. Molti esperti del settore hanno ritenuto l’intera operazione fatta nel 1994 “infelice”, è però importante precisare che grazie ad essa BMW acquisì le conoscenze tecniche per lo sviluppo di vetture a trazione integrale (X5 e X3), non bisogna inoltre scordare la moderna Mini.
BMW dal 2003, dopo un accordo con il gruppo Volkswagen, produce auto con il marchio Rolls Royce, attraverso la Rolls Royce Motors Cars.
BMW dal 2006 ha stretto una collaborazione con il gruppo PSA per lo sviluppo dei motori benzina che equipaggiano la Mini (e diversi modelli Peugeot).
PRODUZIONE
BMW non produce solo in stabilimenti europei ma anche in altri continenti:
Indonesia nello stabilimento di Giacarta dagli anni ’70.
Stati Uniti a Spartanburg (South Carolina) da fine anni ’90 produce X5 e Z4 (ha prodotto anche la Z3).
Messico a Toluca viene prodotta la serie 3.
Sud Africa a Rossylin assembla automobili dal 1959. attualmente assembla la serie 3.
Egitto nello stabilimento di October City con la costituzione nel 2003 della Bavarian Auto Group vengono prodotte e distribuite in Egitto le Serie 3 Serie 5 Serie 7 e X3.
In Thailandia nello stabilimento di Rayong dal 2000, con un investimento di 25 milioni di dollari, produce le Serie 5 e 7 e la X3.
In Cina a Shenyang, dal 2003 tramite un accordo (joint venture) con il costruttore cinese Brilliance produce Le Serie 3 e 5.
In Malesia a Selangor dal 2004 produce la Serie 3.
Nelle Filippine da poco assembla la Serie 3.
In India a Chennai dal 2007 produce Serie 3 e 5
In Pakistan a Karachi dal 2007 produce Serie 3 e 5.
MECCANICA
BMW si è sempre caratterizzata per la produzione di meccanica di altissima qualità e per le elevate prestazioni. Famosi e mitici i motori per aereo 801. Rinomata nel mondo per i suoi motori a 6 cilindri in linea e per la trazione posteriore che tante soddisfazioni da all’utente BMW. Nel settore motociclistico si è caratterizzata per i Boxer a cilindri contrapposti e trasmissione a cardano. Nei motori moderni a ciclo otto adotta la soluzione Valvetronic evitando quindi l’utilizzo dei corpi farfallati.. Da molti anni esperimenta veicoli alimentati ad idrogeno. Nel 2004 per prima mette sul mercato motori a ciclo Diesel con turbocompressione bi-stadio (tecnologia che prevede due o più turbine montate in serie, di dimensioni differenti).
DESIGN
BMW è sempre stata molto attenta al design dei propri veicoli. Si è sempre rivolta quindi a celebri stilisti. Si ricordano: Albrecht Graf Goertz; Paul Bracq; Klaus Luthe; e gli italiani: Giorbetto Giugiaro; Ercole Spada e Giovanni Michelotti, quest’ultimo ha disegnato molte auto di successo dagli anni ’60 agli ’80. Attualmente il responsabile della direzione stilistica BMW è l’americano Chris Bangle il quale ha dato una svolta stilistica decisa al prodotto.
LA FORMULA 1
Nel 1983 vince il campionato del mondo con Nelson Piquet, per la prima volta con la soluzione del turbocompressore (1300 CV) La vettura era una Brabham-BMW.
Dal 2000 al 2005 fornisce i motori alla scuderia inglese Williams.
Dal 2006 corre in Formula 1 con un Team proprio (BMW Sauber),.e adotta i colori che più la rappresentano: bianco-azzurro.
Vince come costruttore al 100% il suo primo Gran Premio l’8 giugno 2008 in Canada. Il pilota è il polacco Robert Kubica.
Il 29 luglio 2009 BMW annuncia il suo ritiro ufficiale dalla formula 1 alla fine della stagione 2009
Utente disattivato 3
09-12-2010, 10:40
In seguito, per ogni modello prodotto, verrà postata la storia e le caratteristiche oltre ad alcune foto significative.
Penso che alla fine risulterà un eccellente lavoro se ci sarà, per ogni modello, la collaborazione di chi ne ha le conoscenze.
Chi vorrà collaborare (cosa molto gradita), dovrà nell'argomento da aggiungere evitare possibilmente la ripetizione di cose già dette.
Nel caso invece la cosa non dovesse interessare è sufficiente farlo sapere!
batmobile
09-12-2010, 11:37
Mi piace, piano piano scorporerò le cose e le unirò in topic appositi, in zona tecnica pronti a finire in zone del sito:ok:
Utente disattivato 3
09-12-2010, 12:33
Mi piace, piano piano scorporerò le cose e le unirò in topic appositi, in zona tecnica pronti a finire in zone del sito:ok:
:ok: Mi fa piacere.
Più che altro mi rivolgevo a Vittorio nel caso in cui avesse voglia di collaborare.
Se invece vuol fare solo dell'ironia ....!
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:00
BMW DIXI
La 3/15 (Dixi) è la prima auto della storia a portare il marchio BMW, si tratta di una vettura di piccola cilindrata prodotta dal 1927 al 1932.
LE ORIGINI
La nascita della Dixi 3/15, risale al 1898 anno in cui la casa automobilistica tedesca Eisenach Automobilwerke di proprietà del gruppo Eisenach con interessi in vari campi della tecnica, lanciò la Wartburg, modello prodotto su licenza della francese Decauville. Successivamente nel 1904, mise in commercio la Dixi, una piccola vettura equipaggiata da un motore di 1200 c.c. (fu realizzata anche una versione con motore di 3500 c.c.). L’auto ebbe grande successo e così i vertici della Eisenach fecero diventare il nome Dixi in vero e proprio marchio. Con Dixi si identificava quindi il comparto automobilistico del gruppo Eisenach.
Dopo la fine della prima guerra mondiale la Dixi acquisì dalla Austin i diritti per la produzione su licenza della Seven, auto di grande successo commerciale in Gran Bretagna. La vettura fu prodotta e commercializzata nel 1927 con il nome di DA1. Purtroppo problematiche commerciali causarono ben presto la fine del marchio Dixi, e nell’ottobre 1928 fu venduto alla appena nata BMW, produttrice fino a quel momento di motori per aerei e di motocicli..
LA NUOVA GESTIONE]
Gestita da BMW, la Dixi ebbe enormi successi commerciali. L’utilitaria piaceva in quanto aveva una linea simpatica, prezzo competitivo, prestazione accettabili e bassi costi di esercizio. Inizialmente BMW vendette la vettura con marchio Dixi (come fece antecedentemente la Eisenach), ma da metà 1929 il marchio Dixi fu estinto e la DA1 fu riproposta con il marchio BMW e la denominazione fu 3/15 DA2.
Nasce così la prima auto con marchio BMW. Tra la vecchia Dixi e la nuova 3/15, le differenze erano poco percettibili: esternamente cambiava il marchio sul radiatore e le dimensioni delle portiere e la carrozzeria divenne leggermente più grande. Internamente, la nuova DA2 differiva per i sedili regolabili in similpelle.
La DA2 ripeté il successo ottenuto con la precedente versione e fu proposta in diverse varianti di carrozzeria. Si ricorda tra le altre la sportiva versione Wartburg, prodotta in 150 esemplari, più costosa, con carrozzeria roadster, e la sua denominazione riprese quella della primissima vettura proposta oltre trent'anni prima dalla Eisenach.
Dal luglio 1931, la gamma 3/15 subì una nuova evoluzione: la DA2 fu rinominata come DA4, mentre la sola Wartburg divenne DA3. Di quest'ultima poche furono le modifiche di rilievo, mentre la DA4 beneficiò del propulsore della Wartburg (leggermente più potente) e di altri aggiornamenti meccanici.
Anche per questi modelli si ebbe un ottimo successo commerciale, per merito anche di alcuni successi sportivi ottenuti dalla 3/15. Grazie a tutto ciò BMW affrontò senza problemi la crisi economica mondiale di quel periodo.
Nel 1932, la 3/15 uscì di produzione dopo essere stata realizzata in circa 31 mila esemplari, dei quali circa 10 mila con marchio Dixi tra il 1927 ed il 1929.
ATTIVITA’ SPORTIVA
La 3/15 ha conosciuto un periodo sportivo di grandi successi. In particolare grazie alle versioni Wartburg e DA3, più profilate e potenti. Esteticamente accattivanti grazie alla loro coda che ricordava quella delle supersportive dell'epoca. Il motore era più potente e unito al peso molto ridotto rispetto alle versioni di serie garantiva prestazioni nettamente maggiori.
Anche alcune DA2 strettamente di serie seppero farsi valere in campo sportivo. Tra gli altri la 3/15 si aggiudicò competizioni prestigiose come l’Internationale Alpenfahrt (Giro internazionale delle Alpi) e la cronoscalata del Mont des Mules,
MECCANICA
La meccanica in quanto semplice ed economica rese vincente il progetto della 3/15 e della Dixi in generale. In tutto simile a quella della inglese Seven, era costituita da un motore a 4 cilindri in linea di 748 cm3 con distribuzione ad asse a camme laterali e alimentato da un carburatore Solex, posto anteriormente in posizione longitudinale. La potenza massima era di 15 CV a 3000 giri/min.
La trasmissione era con frizione monodisco a secco e con cambio manuale a 3 marce.
La 3/15 BMW (ma anche Dixi), raggiungeva una velocità massima, ragguardevole per quel periodo, di 75 km/h, e motivo di successo della vettura.
L'impianto frenante, inizialmente, sulle Dixi DA1 aveva i soli tamburi al retrotreno mentre anteriormente agiva soltanto l freno a mano (stranezza per i nostri giorni) successivamente, con la DA2 (1929) furono montati anche tamburi all'avantreno.
La 3/15 come sospensioni inizialmente si era adottata la soluzione ad assale rigido sui due assi, successivamente (1930) si passò alle ruote indipendenti sia davanti che dietro, con molle elicoidali e ammortizzatori idraulici telescopici.
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:07
BMW Dixi 1929 1932
BMW 3/15 Dixi DA-1 Sport - roadster; body by Gebrüder Ihle (Bruchsal)
1493
1494
1495
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:17
1929-30 BMW Wartburg 3/15PS (DA-2)
sedan
1496
1497
1498
tourer
1499
cabrio
1500
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:24
1929.30 BMW Wartburg 3/15PS (DA2)
roadster
1501
versione militare
1502
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:29
1929-1936 BMW 3 / 15 DA-2
Versione furgone per le poste germaniche
1503
1504
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:32
1929-1936 BMW 3 / 15 DA-2 Sport
roadster carrozzate da Fratelli Ihle
1505
1506
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:38
1931-1932 BMW 3 / 15 DA-3 Wartburg Sport - roadster (senza porte)
1507
1508
1509
1510
in realtà l'ultima le porte le ha!
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:41
1930-1931 BMW 3 / 15 PS DA-3 Sport - Roadster
1511
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:45
1931-1932 BMW 3 / 15 DA-3 Spezial-racing
1512
1513
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:53
1931-1932 BMW 3 / 15 PS DA-4
berlina
1514
cabrio
1515
coupè
1516
furgone (van)
1517
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:55
1931-1932 BMW 3 / 15 DA-4 Spezial - versione racing
1518
Utente disattivato 3
09-12-2010, 18:59
1931-1932 BMW 3 / 15 PS DA-4 roadster con carrozzeria realizzata da Gebrüder Ihle
1519
1520
Utente disattivato 3
10-12-2010, 16:21
BMW F76 – F79
L’F76 era un piccolo furgone a tre ruote prodotto da BMW negli anni 1932-1933. Poi nel 1933 fu prodotto nella versione F79. Si differenziavano tra loro per la cilindrata che fu maggiorata nella versione F79. Si tratta di un rarissimo caso di produzione di veicolo commerciale prodotto da BMW.
Aveva un’unica ruota posteriore sulla quale agiva la trazione mentre le due ruote anteriori erano sterzanti. Il vano di carico era davanti al posto guida ed aveva una panca che ospitava oltre al conducente un passeggero. Sotto i sedili era collocato il motore monocilindrico verticale di 200 c.c. con cambio a tre velocità. La trasmissione avveniva con un albero che agiva sulla ruota posteriore. Ne fu realizzata anche la versione chiusa con cabina dotata di due porte che ospitava conducente e passeggero. Il conducente manovrava il mezzo tramite un volante di grandi dimensioni. Il piano di carico era una piattaforma con dimensioni di 1.600 mm x 900 mm. Il carico utile era di 650 kg e il peso complessivo raggiungeva i 1.350 Kg- Aveva per l’epoca bassi consumi, dichiarati da BMW di 6 litri di benzina ogni 100 km.
Per BMW non fu mai considerata una vettura ma piuttosto un motociclo. Comunque non sono mai state realizzate in Eisenach.
Nel 1933 il motore viene portato a 400 c.c, con potenza di 14 CV.
BMW prese anche in considerazione la possibilità di realizzare una vetturetta con analoga filosofia costruttiva però non si andò mai oltre il prototipo.
Complessivamente ne furono prodotti 600 pezzi di cui n. 350 nella versione F76 e 250 in quella F79. La produzione fu interrotta nel 1934 a causa della crisi economica e alla conseguente mancanza di interesse della potenziale clientela.
Versione F76
1531
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F79
1533
Chiuso
1534
batmobile
10-12-2010, 17:38
BMW F76 – F79
L’F76 era un piccolo furgone a tre ruote prodotto da BMW negli anni 1932-1933. Poi nel 1933 fu prodotto nella versione F79. Si differenziavano tra loro per la cilindrata che fu maggiorata nella versione F79. Si tratta di un rarissimo caso di produzione di veicolo commerciale prodotto da BMW.
Aveva un’unica ruota posteriore sulla quale agiva la trazione mentre le due ruote anteriori erano sterzanti. Il vano di carico era davanti al posto guida ed aveva una panca che ospitava oltre al conducente un passeggero. Sotto i sedili era collocato il motore monocilindrico verticale di 200 c.c. con cambio a tre velocità. La trasmissione avveniva con un albero che agiva sulla ruota posteriore. Ne fu realizzata anche la versione chiusa con cabina dotata di due porte che ospitava conducente e passeggero. Il conducente manovrava il mezzo tramite un volante di grandi dimensioni. Il piano di carico era una piattaforma con dimensioni di 1.600 mm x 900 mm. Il carico utile era di 650 kg e il peso complessivo raggiungeva i 1.350 Kg- Aveva per l’epoca bassi consumi, dichiarati da BMW di 6 litri di benzina ogni 100 km.
Per BMW non fu mai considerata una vettura ma piuttosto un motociclo. Comunque non sono mai state realizzate in Eisenach.
Nel 1933 il motore viene portato a 400 c.c, con potenza di 14 CV.
BMW prese anche in considerazione la possibilità di realizzare una vetturetta con analoga filosofia costruttiva però non si andò mai oltre il prototipo.
Complessivamente ne furono prodotti 600 pezzi di cui n. 350 nella versione F76 e 250 in quella F79. La produzione fu interrotta nel 1934 a causa della crisi economica e alla conseguente mancanza di interesse della potenziale clientela.
Versione F76
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F79
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Chiuso
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molto interessante, devo approfondire la sua storia meglio:ok:
Utente disattivato 3
20-12-2010, 20:22
BMW 3/20
La 3/20 è un'autovettura che si collocava nel mercato tedesco di allora nella fascia medio-bassa. E’ stata prodotta da BMW dal 1932 al 1934, anche se in realtà un modello è rimasto in listino fino al 1936.
STORIA E CARATTERISTICHE
La 3/20 è stata la prima vettura interamente progettata e realizzata da BMW ed andava a sostituire la Dixi (3/15) giunta ormai alla fine della sua carriera. Poco aveva in comune con la Dixi in quanto si trattava di un progetto completamente nuovo. La progettazione della 3/20 ha inizio nel 1931 e visto il successo riscosso dalla Dixi vollero che la nuova auto ne fosse una evoluzione senza ovviamente le lacune del modello precedente, si decise inoltre che la nuova auto avesse soluzioni d’avanguardia per l’epoca in modo da rendersi ancora più interessante ai potenziali clienti. BMW, casa automobilistica all’epoca agli albori, voleva inoltre con tale auto catturare l’attenzione del pubblico e crearsi una credibilità come costruttore. In BMW decisero che la 3/20 avesse telaio a struttura di tipo scatolato e sospensioni a quattro ruote indipendenti. Tale soluzione non era comunque una novità in quanto già sperimentato sulle ultime versioni della 3/15, fu però molto migliorato dall’ufficio tecnico BMW ed il risultato fu tale che la 3/20 divenne l’auto di fascia “bassa” con il miglior confort di marcia dell’epoca. Il cambio, come nella precedente 3/15 era a 4 marce.
Molto rinnovato era anche il motore, a 4 cilindri come la precedente 3/15, e cilindrata di 782 cc. Molto pregevole per l’epoca e per la categoria di appartenenza della vettura il fatto che il motore fosse con distribuzione a valvole in testa (buona parte della concorrenza produceva motori con distribuzione a valvole laterali. La potenza massima del motore era di 20 CV a 3500 giri contro i 18 delle ultime 3/15 prodotte (originariamente i aveva 15CV). Come per il modello precedente la potenza del motore dava il nome alla vettura denominata perciò 3/20.
La commercializzazione della nuova auto iniziò nel 1932, contemporaneamente veniva pensionata la Dixi 3/15.
La 3/20, nel corso dei due anni che fu prodotta ha avuto quattro varianti e diverse configurazioni di carrozzeria tra le quali anche una versione commerciale. Esteticamente assomigliava abbastanza alla precedente 3/15 ed in particolare nel frontale. Aveva però una linea più morbida, specie in corrispondenza degli spigoli il che la rendeva più gradevole. In soli due anni fu prodotta in 7215 esemplari che per l’epoca era da considerarsi un buon successo commerciale. Il passo, sempre rispetto alla 3/15 era stato allungato di ben 24 cm consentendo una migliore abitabilità interna ed un migliore confort. Poteva raggiungere la velocità massima di 80 km/h
La 3/20 fu tolta di produzione nel 1934.
La versione AM1
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1806
Utente disattivato 3
20-12-2010, 20:26
AM2 e AM3
1807
pubblicità della AM2
1808
AM4
1809
1810
1811
Utente disattivato 3
28-12-2010, 14:47
Una etichetta identificativa
1982
Versione militare
1983
Versione roadster
19841985
Utente disattivato 3
09-10-2012, 19:32
Caspita, uno di questi giorni porto avanti questo argomento
non conoscevo questo post, veramente interessante. Attendo eventuali sviluppi :ok:
Giannitii
13-10-2012, 18:53
ottimo zambo,davvero interessante !:ok:
alcune cose le sapevo,anni fa,credo su nuvolari,fecero un servizio sulla bmw diviso in due o tre puntate !fecero vedere delle foto dell'epoca e alcuni video storici !chissà se stanno in giro liberamente sul web (non intendo quelli della 02,ma nei periodi di guerra)
Knight Rider
13-10-2012, 22:36
seguo :ok:
Per quanto riguarda la Bmw del mio cliente, in sostanza è una normale 326 alla quale è stata fatta la modifica della capote a scomparsa riducendo lo spazio dei sedili posteriori.
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