Byci... e moto:Le due ruote del Mach

[mach patrol]

Sono lieto di annunciare il ritorno a casa della moto che papa' compro' nuova nel 77 e che fu anche la mia prima esperienza con le due ruote, da passeggero e da guidatore..
Papa' non era un motociclista "dentro" come me, ma ormai quasi quarant'anni fa,accadde un fatto che lo spinse a "osare" con le due ruote.
Un suo amico fraterno rischio' di morire a causa di un attacco di cuore ; fu operato dal noto chirurgo De bakey negli stati unti, e sopravvisse.
Ma papa' ,conscio una volta di piu' che la vita avrebbe potuto essere tanto breve, decise di comprarsi una moto, esorcizzando quel pensiero.

Uomo sulla 45ina, corpulento, distinto, e per nulla attratto dalle mode, ma attratto dalla comodita' dalla signorilita' e dalla completa affidabilita' del prodotto, scelse una bmw. Una r75 /6 che tenne solo qualche mese. La onesta 750 non si rivelo' sufficentemente dotata per la stazza e le esigenze di "coppia" di papa'
Tornato dalla concessionaria gli fu suggerita la nuova versione di mille cc della neonata serie /7. dopo breve prova fu subito convinto dell'acquisto per il generosissimo motore, ma meno dalla veste estetica... volle infatti che serbatoio, fiancatine, sella e parafanghi fossero prelevati dalla sua serie 6(scritte 750cc comprese) e trapiantate sulla nuova mille.
Cosi fu, e ad insaputa di mamma. e amici (che poi alle prime ingarellate si resero conto che c'era qualcosa che non tornava).. torno' a casa. Io avevo sei anni ma mi accorsi che le teste del motore erano differenti, e che quella non era la stessa moto...
Cominciai da passeggero e quel borbottio ovattato e ritmico,mi entro' nel sangue. Poi a tredici anni la guidai per la prima volta in giardino, e a diciotto su strada(beh...più o meno diciotto) Nel 93 decisi di riportarla come in origine dandole la veste che avrebbe dovuto avere, e percorsi circa 55milakm. Poi nel 2005 ,rapito dalle uscite in pista e smanettate stradali, la lasciai ad amici di famiglia residenti nell'astigiano per partecipare a raduni e giretti. Ieri sono tornato a prenderla :gli amici hanno ormai smesso da tempo di usarla(hanno fatto mille km in otto anni..) e complice la mia fortissima nostalgia.. E' tornata dove ha sempre vissuto.

Se siete ancora vivi poi vi racconto un po' della filosofia moto bmw.. adesso vi beccate l'unica foto digitale che ho fatto oggi...

[mach patrol]

Direttamente in cucina..
Per i puristi: i filetti dei parafanghi dovrebbero essere singoli, non doppi, le "campanelle" sulle sospensioni son della serie precedente (le lasciai cosi, una delle mie licenze..)

[mach patrol]

appena riesco col sole faccio foto decenti...

[batmobile]

Fatto bene, bravo

Capisco poco di moto, ma l'aspetto filosofico mi fa applaudire

[mach patrol]

Si Bat Capisco che in questo forum non ci sia molto fermento per le due ruote, ma conoscere come si inquadravano le moto bmw nelle varie epoche porta a comprendere alcuni aspetti della filosofia del marchio anche per le sue vetture.
Provo ad imbastire una storia di massima (a partire dal nuovo corso, dal 1969 al 77-83)

[batmobile]

Si Bat Capisco che in questo forum non ci sia molto fermento per le due ruote, ma conoscere come si inquadravano le moto bmw nelle varie epoche porta a comprendere alcuni aspetti della filosofia del marchio anche per le sue vetture.
Provo ad imbastire una storia di massima (a partire dal nuovo corso, dal 1969 al 77-83)

vai, leggerò con interesse

[mach patrol]

La storia della bmw nasce lontano nel tempo e come sappiamo comincia con i motori d'aereo( da qui l'elica). Nel 1919 Max Friz progetto' il primo motore per velivolo in grado di superare i 3000 metri, e per la prima volta sopra Monaco delle strisce bianche simili a ragnatele (la condensa generata a quell'altitudine) si mischiarono con l'azzurro del cielo.....

La prima moto prodotta dalla bmw fa capire immediatamente il legame con modelli prodotti ancora oggi:


Motore a due cilindri contrapposti con cambio ,albero motore, e trasmissione (ad albero cardanico) sullo stesso asse
(se guardate una pagina indietro.. gia' assomiglia alla mia di 55 anni successiva...)

[mach patrol]

Nei primi anni 60 il modello di punta era la r69 s che manteneva lo stesso schema costruttivo dell'antenata (e pure una certa somiglianza..) .
Ma a differenza di questa aveva 34 cavalli in piu'... cioe' 42, e correva a piu' di 170 km/h



In quel periodo la Bmw era in bilico, e fu grazie anche agli introiti del settore auto (che in quel periodo lanciava la serie 1500) che l'industria motociclistica sopravvisse. L'offensiva giapponese era tuttavia dietro l'angolo, di li a poco tutto il settore sarebbe stato in poco tempo rivoluzionato, sia tecnicamente sia nei volumi di vendita.
L'arrivo della celebre 4 cilindri honda cb750 four e della successiva Kawasaki z1 900 super 4testanera decretarono l'inizio dell'era moderna.. che Bmw si accinse a fronteggiere con....

[mach patrol]

Questa: R75/5


Cocciuti fino al midollo i tecnici di monaco "risposero" a quest'offensiva con un altro mulo (anzi una mucca) che pur incrementando le prestazioni(soprattutto dinamiche ) della progenitrice, non poteva apparentemente fronteggiare le agguerrite bordate della concorrenza, che fra l'altro sul piano estetico aveva spiccato il volo, offrendo grinta, dinamismo e prestazioni che fecero ben presto apparire un monumento conservatore il prodotto di monaco.
Ma QUI inizia la filosofia di cui vi parlavo (quella che ho potuto vivere di persona, essendo nato nel 1971..) e che a distanza di oltre quarant'anni mi fa ancora venire i brividi per il coraggio. E non solo.
Il destino di una casa gloriosa come la Guzzi ha iniziato presto a segnarsi proprio in questo periodo (fine anni 60 inizio 70) mentre quello della Bmw ha cominciato a vivere una seconda giovinezza.
Mantenendo da sempre fede al progetto iniziale, la casa di Monaco ha perfezionato costantemente ogni aspetto delle proprie moto, dall'impianto elettrico, alle sospensioni, dalla ciclistica al motore ,offrendo un prodotto serio, contro corrente ,senza nessun fronzolo estetico (se si eccettuano i mirifici filetti realizzati a mano libera sui serbatoi e parafanghi) e infischiandosene pure dell'estetica, sempre comunque sobria ed elegante, dove ogni dettaglio è funzionale all'uso, non all'appagamento visivo.
E come le personalita' dei modelli prodotti differiva da quelle delle concorrenti, anche la personalita' dell'acquirente bmw moto si andava sempre piu' delineando. Un certo snobbismo veniva sempre riconosciuto al possessore di tali moto, che a torto o ragione godevano di uno status particolare, motivato da certe caratteristiche che solo una motobmw possedeva.
A differenza delle automobili bmw degli anni 70 che cominciavano a conquistare il pubblico con la sportivita', le motociclette (che offrivano si adeguate prestazioni,) miravano a soddisfare il piacere di guidare rilassato, sicuro, impeccabile. E anche un po' dandy

[vlr946]

bravo Mach, tra le righe la tua competenza e una grande passione