Anche io condivido il pensiero di Angelo e di conseguenza quello di Giacomo, ma come me, tutti, credo (anzi, ne sono sicuro).
Tuttavia le motivazioni che, per lo meno nel mio caso, fanno sollevare dubbi e perplessità, credo dipendano dalla figura dell'uomo pubblico, Schumacher. Mi spiego meglio: egli è stato sempre considerato come un marziano (o robot che dir si voglia), freddo, calcolatore e capace, quindi di raggiungere ogni suo obiettivo, sempre e comunque. Sembrava quasi che nessuna emozione potesse mai destabilizzarlo più di tanto e ricordiamo tutti quando nel 2003 morì la sua mamma e lui ed i fratello, nonostante il grave lutto, quello stesso weekend erano alla guida delle loro monoposto al GP di Imola. Vinse Michael e Ralf fu secondo e ricordo ancora che si dibattè a lungo sulla questione. Solo un uomo freddo e quasi asettico come Schumacher, poteva tanto...si disse e si scrisse all'epoca e questo, forse, non ha fatto altro che accrescere quella valutazione e quella considerazione di Superman che tutti avevamo.
Tuttavia, un fatto "sconvolgente" avvenne qualche anno prima e precisamente al GP di Monza del 2000. Ricordiamo tutti quella gara per 2 motivi fondamentali: il primo, purtroppo tragico, per la morte di un commissario di pista colpito da una ruota staccatasi dall'auto di Frentzen a causa di un incidente ed il secondo (meno tragico, certamente, ma comunque significativo), le lacrime di Schumacher durante la conferenza stampa.
Non si sa bene se le stesse scaturirono dagli occhi del tedesco in quanto gli chiesero come si sentisse ad aver eguagliato il numero di vittorie di Senna o anche per la funesta morte del commissario o per entrambe, ma di certo si scoprì, in quell'occasione che Schumacher è come tutti noi, ossia un essere umano.
Tutto questo bel preambolo per dire cosa? Appunto che trattandosi di un essere umano anche lui, come ha sottolineato benissimo Angelo, può commettere (e commette) degli errori e per questo si può e si deve, perdonare l'uomo che sbaglia, ma la cosa che non mi è chiara (o forse sono speculazioni?) è come mai si voglia nascondere un possibile/probabile errore dietro un intervento da super eroe senza macchia e senza peccato (vedi il soccorso alla bambina).
Ripeto, essendo un personaggio pubblico le illazioni e le notizie false, in questi casi ci possono stare tutte (tant'è che anche la procura di Albertville ha deciso di fare chiarezza in merito- vedi sotto-) ma quello che forse ci sarebbe aspettato, da un grave e triste episodio come questo, ossia un comunicato in cui si ammetteva l'umanità dello Schumacher uomo che ha commesso, appunto, un errore e ne è scaturita una tragica fatalità, invero non vi è stato. Certamente anche questo fa parte del "gioco" trattandosi, appunto di Schumacher (e sono certo che la stessa rilevanza non avrebbe avuto la notizia anche se si fosse trattato di altro pilota di Formula 1 o altro, in quanto, appunto, il triste destino di Michael è quello di non poter sbagliare, mai).
In conclusione, e mi scuso per la lunghezza eccessiva del mio scritto, dico a Michael: "Dato che il tuo destino è quello di non poter/dover sbagliare mai e di vincere sempre e comunque ogni sfida, cortesemente, vinci anche questa importantissima e fondamentale, per poter continuare a vivere e dire, ancora una volta, si, sono Michael Schumacher e vinco sempre io!"
Buona Befana a tutti!!
http://www.omnicorse.it/magazine/33582/incidente-schumacher-per-la-procura-stop-alle-notizie-false
Come non condividere Nivola
Mi piacerebbe allargare la platea dei commenti.
Così ci conosciamo meglio fra di noi
Ho cambiato l'avatar...
Difficile aggiungere qualcosa ai ragionamenti stringenti di Maurizio e alla conclusione perfetta ma all'inizio non scontata. Un solo commento: Nivola sei un grande
si fa sera e il giorno è ormai al tramonto
Io non ho capito come mai la presenza dei ferraristi al suo capezzale, non aveva detto che finalmente in Mercedes poteva parlare il tedesco e i successivi sfottò contro la Ferrari?
Inoltre non "digerisco" queste aperture di telegiornale sulla sua salute, mi sembra che ci siano notizie più meritevoli, e dulcis in fundo i "farisei":
https://www.facebook.com/photo.php?f...type=3&theater
Purtroppo i sepolcri imbiancati abbondano da sempre...
Dalla e3 alla e36 una lunga storia di Passione
Rommel is Nothing
Condivido totalmente le considerazioni di Nivola e spero Schumacher possa farcela.
È ovvio che un incidente così grave non può non colpire.
Poi, se accade ad un campione così famoso e così amato, che sembra quasi di conoscere da vicino, avendolo visto decine di volte sui media, il fatto coinvolge ancora di più.
Inoltre, c'è lo sberleffo della sorte che fa davvero impressione: vedere una persona come Michael Schumacher rischiare di morire per una banale caduta sulla neve, avendo superato infinite prove ben più difficili in pista a 300 kmh, è proprio una cosa assurda !
Forse, semplicemente, la Vita o il Fato ci vogliono solo ricordare che non esistono superuomini.
Per quanto riguarda, però, l'incidente in sé, mi sembra di poter, imho, dire che si è trattato, non di un gesto azzardato, ma di una tremenda jella: da discreto sciatore, posso dire - esaminato attraverso le foto il luogo della caduta - che esso è "un fuori pista" nel senso vero del termine, cioè di un tratto di terreno situato fra due piste, neanche troppo impervio, scartato dai programmatori dei tracciati, perché pieno di massi e sassi (e proprio uno di questi, coperto dalla neve non battuta, ha tradito il campione), e non di ciò che può venire in mente sentendo il termine "fuori pista", che richiama ampie distese ripidissime, solcando le quali, a seguito del taglio operato dagli sci sulla neve non battuta, si verificano valanghe o slavine pericolosissime per sé e per gli altri.
Insomma, anche senza ricorrere all'espediente dell'eroe, che si butta a pesce per salvare una bambina, per me Schumacher è del tutto "innocente", non ha fatto nulla di particolarmente grave o azzardato, è solo stato vittima della Sorte, che ha fatto media e lo ha colpito quando meno se lo aspettava e, soprattutto, quando meno "lo meritava".
È un uomo come tutti gli altri: auguri Michhael
È ovvio che un incidente così grave non può non colpire.
Poi, se accade ad un campione così famoso e così amato, che sembra quasi di conoscere da vicino, avendolo visto decine di volte sui media, il fatto coinvolge ancora di più.
Inoltre, c'è lo sberleffo della sorte che fa davvero impressione: vedere una persona come Michael Schumacher rischiare di morire per una banale caduta sulla neve, avendo superato infinite prove ben più difficili in pista a 300 kmh, è proprio una cosa assurda !
Forse, semplicemente, la Vita o il Fato ci vogliono solo ricordare che non esistono superuomini.
Per quanto riguarda, però, l'incidente in sé, mi sembra di poter, imho, dire che si è trattato, non di un gesto azzardato, ma di una tremenda jella: da discreto sciatore, posso dire - esaminato attraverso le foto il luogo della caduta - che esso è "un fuori pista" nel senso vero del termine, cioè di un tratto di terreno situato fra due piste, neanche troppo impervio, scartato dai programmatori dei tracciati, perché pieno di massi e sassi (e proprio uno di questi, coperto dalla neve non battuta, ha tradito il campione), e non di ciò che può venire in mente sentendo il termine "fuori pista", che richiama ampie distese ripidissime, solcando le quali, a seguito del taglio operato dagli sci sulla neve non battuta, si verificano valanghe o slavine pericolosissime per sé e per gli altri.
Insomma, anche senza ricorrere all'espediente dell'eroe, che si butta a pesce per salvare una bambina, per me Schumacher è del tutto "innocente", non ha fatto nulla di particolarmente grave o azzardato, è solo stato vittima della Sorte, che ha fatto media e lo ha colpito quando meno se lo aspettava e, soprattutto, quando meno "lo meritava".
È un uomo come tutti gli altri: tanti, tanti auguri Michael
Capisco il tuo pensiero e a corollario credo di poter aggiungere una cosa: penso che se da un lato Schumacher sia stato un grandissimo campione di F1, dall'altro lato non sia affatto un grande comunicatore (nel senso "verbale" del termine).<br>Ricordo bene che, quando correva ancora per la Ferrari, un giornalista che scriveva per delle riviste di settore il quale, in un suo editoriale, scrisse un bell'articolo sul Kaiser che non parlava una parola d'italiano pur correndo per LA Famosa squadra italiana. Ecco, a questo mi riferisco quando non si può considerare affatto un grande comunicatore e questo, ahinoi, si ripercuote su tutta la sua figura di uomo. Oppure ricorderete quando durante l'Inno Nazionale italiano, una volta, si mise (forse per euforia) ad improvvisare un pseudo-balletto sul podio ed in seguito fu giustamente redarguito dal Luca di Montezemolo per quel suo atteggiamento.<br>Se fosse stato più "lungimirante" sotto questo punto di vista sarebbe risultato certamente anche più simpatico agli occhi dei più.<br>Ma come dicevo all'inizio comunicatori,di solito, si è o non si è (oppure ci si diventa dopo molti anni di "studio").<br>Sul fatto che poi, in privato, l'uomo Schumacher sia ben diverso da quello che vuole apparire all'esterno (vuoi per sua incapacità o per scelta), molte sono le testimonianze di come, conoscendolo bene, sia una persona umanamente più vicina a tutti noi..."comuni mortali" <br>Non voglio assolutamente fare "l'avvocato del diavolo"...è un mio personale ragionamento, sempre per provare a ragionare e cercare di capire un pò di più <br>Un saluto a tutti