Questa volta un piccolo omaggio alla berlina di rappresentanza nel settore allora molto combattuto delle due litri.
Oggetto della prova di quattroruote, la 520 esce a pieni voti con un apprezzamento quasi totale delle sue caratteristiche; la casa bavarese traccia, anche in questa fascia di mercato, un solco netto con la concorrenza, distinguendosi per tecnologia e razionalita' di progetto, fruibilita' e confort ai massimi livelli e prestazioni al vertice.
In apertura di servizio una coreografica foto ritrae la vettura mentre "atterra" da uno scollinamento a ruote posteriori sollevate; non è pero' questa la sua destinazione d'uso, nelle caratteristiche di guida viene infatti messo in risalto il grande confort e la silenziosita' di marcia, ma anche una certa leggerezza di sterzo alle velocita' elevate che ne riduce la reattivita' e il feeling.
Sull'asciutto l'assetto è buono ad andature allegre, con un prevedibile sottosterzo in ingresso; se si spinge oltre il dovuto si devono fare i conti con il sovrasterzo, tipico delle trazioni posteriori che allora veniva demonizzato, ma che oggi credo sia un piacevole effetto collaterale...
Sul bagnato con qualunque tipo di pneumatico, è raccomandata estrema attenzione..
Le finiture dell'abitacolo, la capacita' di carico e spazio per gli occupanti, e il disegno moderno e anche un po' "barocco" della plancia ne fanno un auto di categoria superiore.
Con 185 km/ora effettivi , 31,9 sec sul km (158,6 in uscita) 400 m in 17,1 si pone a livello della saab 900turbo come prestazioni, al vertice delle 2 litri.
La pagella:
ESTERNO: 4 stelle linea classica ancora moderna, notevoli dimensioni
ABITABILITA: 5 stelle molto buona anche per 5 persone, sedili apparentemente duri ma confortevoli sulle lunghe distanze.
ASSETTO GUIDA: 5 stelle: pedali ben distanziati, volante di giusto diametro
COMANDI: 5 stelle: ottimi ben dislocati, unico neo le scritte in tedesco..
CLIMATIZZAZIONE: 5 stelle: potente e molto ben studiata
FINITURA :5 stelle: di standard elevato, anche considerato il prezzo
ACCESSORI: 3 stelle: considerato il prezzo dotazione normale, alcuni optionals imposti e mancano, di serie alcuni accessori adeguati alla classe del veicolo.
MOTORE: 5stelle: un 6 cilindri eccellente è la parte piu' riuscita della meccanicaronto, potente silenzioso,dotato di limitatore di giri, piacevole da guidare anche a velocita' molto basse, prestazioni sportive con notevoli doti di elasticita.
ACCELERAZIONE: 4stelle vettura scattante, tempi buoni sui 400 e km da fermo
RIPRESA: 5 stelle: ottima grande elasticita'
FRENI 2 stelle: spazi d'arresto buoni a velocita' normali, scompensi a quelle piu' elevate ;modesta modulabilita' e tendenza al surriscaldamento ed allungamento della corsa pedale .
STERZO: precisione 3 stelle dolcezza 4 stelle: tendenzialmente leggero ed eccessivamente demoltiplcato, trasmette reazioni sullo sconnesso.Sufficientemente preciso, ritorno rapido.
CONSUMO: 4 stelle alle basse velocita' 2 stelle alle alte; urbano 3 stelle(a 80 km ora 12,4 km/litro, a 100 10.6 a 130 8,1 a 160 6,3)
CONFORT:5 stelle eccellente
TENUTA DI STRADA: 2stelle su bagnato, 3 stelle su asciutto e sconnesso.Sbandate sul bagnato difficilmente controllabili da un pilota normale;
accettabile sull'asciutto soprattutto con condotta tranquilla, nettamente sovrasterzante se si spinge
Considerazioni personali: una vettura importante , sia per i contenuti ,che strategicamente per la bmw stessa; la casa di Monaco è riiuscita a mantenere tradizione ed immagine storica di se' con questo modello nel momento in cui ha "inventato" la categoria delle compatte sportivecon la serie 3 e 21, diversificando con razionalita' e lungimiranza la propria offerta di vetture; la serie 5 aveva il compito di raccogliere un utenza esperta, benestante , che non gradiva pero' l'eccesso ma preferiva la sobrieta' . E faceva l'occhiolino anche alla media borghesia fino ad allora orientata su fiat di alta gamma, magari pure Alfa Romeo.
Riusciva a non farsi concorrenza da sola con la neonata serie 3 (rivolta ad un pubblico piu' giovane e sportivo) realizzando un autentico poker con le successive serie sette e serie sei, determinando una diversificazione del bacino di utenza che ancora oggi poggia su quelle stesse basi.