Lucio oggi ci siamo conosciuti in una bella giornata trascorsa in compagnia ma i momenti per chiacchierare e approfondire la conoscenza reciproca sono stati pochi, visto anche il grande numero di partecipanti. Avremo sicuramente altre occasioni di frequentazione e, per il momento, sfoghiamoci nel forum. Grazie per la prima puntata della tua interessante storia automobilistica. Una rep di stima te la meriti tutta. A presto
si fa sera e il giorno è ormai al tramonto
Grazie a tutti x l'accoglienza, anche quella di oggi, è sempre bello dare una faccia a un nik name di gente semplice acomunata solo dalla passione, non importa se il mezzo che si possiede costa 1000 o 70.000 euro, è proprio l'ambiente che mi piace, cosa che in altri gruppi non hò trovato.
Allora proseguo la parte 2, contemporaneamente all'alfetta 2000 comperai un'auto che finalmente consentì di praticare la mia grande passione il fuoristrada, cominciando dal basso con una lada niva, c'era bisogno di 2 auto perchè feci vendere la fiat 500 r di Marilia mia compagna iniziando nel 1982 la convivenza.
Con la niva, considerata da molti fuoristradisti un "rutto" feci vedere i sorci verdi a molti blasonati fuoristrada mettendomene dietro tantissimi in molti raduni che x non avere noie con le fdo chiamavamo caccia al tesoro, in realtà erano delle vere e proprie gare endurance di 24 ore con prove speciali anche di 4 ore a cui partecipavano fino a una sessantina di equipaggi, organizzate dal club S. Marco di Mestre, Marilia mi faceva da navigatore, si svolgevano principalmente in notturna, solitamente si partiva alle 16-17 del pomeriggio di sabato e l'arrivo era x la stessa ora del giorno successivo, ovviamente la niva nel corso degli anni venne parecchio modificata, blocco posteriore, ruote maggiorate e gomme mud, molle che alzarono la scocca di 5 cm con ammortizzatori Bitubo specifici, roll bar, slitte di protezione e molto altro.
L'attività da imprenditore di vendita pellami all'ingrosso iniziata nel 1990 cominciò a richiedere un mezzo più capiente dell'alfetta e della niva così venduta l'alfetta comperai il primo veicolo nuovo della mia vita un toyota runner 2,4 td che di spazio ne aveva molto di più un vero e proprio mulo fedele compagno x oltre 350.000 km, ovviamente anche questo modificato x il fuoristrada che non era incompatibile con il lavoro, ma quì mi limitai all'assetto, slitte di protezione, gomme e poco altro, è stato il mezzo più polivalente fino allora avuto, tutti i tentativi di fare andare il motore di più sono stati fallimentari, aveva 90 cv e alla fine di tutte le modifiche più di 100/105 cv non aveva nel 1992 x le partecipazioni ai raduni mi comperai anche un mitsubishi pajero 2,5 td corto immatricolato autocarro x la ditta ma adoperato praticamente come auto di famiglia, con poche tarature diverse si dimostrò una belva, questo decretò la vendita della fedele lada niva che tante cure abbisognò dopo ogni corsa, praticamente ogni ora di utilizzo in fuoristrada ci dovevo lavorare x 2 in garage, la trasmissione era il suo debole, successe quello che capitò con le moto da quando passai dalle laverda e cagiva elephant motorizzata ducati alle giapponesi persi il gusto di smontare e riparare quello che si rompeva nella stagione, solo ordinaria manutenzione e modifiche, basta rotture.
Con l'attività che cominciava ad andare bene visto che nessuna legge lo impediva cominciai a comperare vetture che mi sono sempre piaciute e intestandole alla ditta dopo un utilizzo di 3 anni, dopo averle scaricate come spesa, me le rivendevo a me stesso, ora con le attuali normative non è più possibile, così cominciai ad avere in garage la già citata fulvia coupè montecarlo 1,3, l'unica trazione anteriore che hò, una alfa romeo gtv 2000 del 1972 rosso 501 che successivamente, negli anni 2000 affiancai a una alfetta gtv 2000 2° serie sempre rosso 501 del 1980.
Nel 1996 la bmw 525 tds E 39 comperata nuova più x scaricare spese che x reale necessità, ora dopo 200.000 km percorsi senza rotture si è dimostrata uno dei migliori acquisti, finalmente dopo auto sportive cominciai aprezzare la comodità che offriva, io stavo x comperare una ford escort cosworth al suo posto, ma Marilia con nostro filglio nato da un'anno mi fece presente che non era il caso di continuare con assetti rigidi e auto relativamente scomode, e mi convinse al cambio di auto da comperare.
Nel 1999 comperai una lotus elise mk1 del 1996 una delle 26 immatricolate in italia nel 1996 primo anno di produzione, dal figlio di un conoscente, quell'auto è stata amore a prima vista dalla sua presentazione alla stampa, infatti quando nella mia zona ne vidi circolare una e appreso che conoscevo il padre del proprietario gli dissi che quando voleva venderla mi avesse avvisato, cosa avvenuta con accordo sulla cifra di transazione
Nel 2001 venduto sia il runner che il pajero comperai un toyota land cruiser kdj 95 immatricolato autocarro che ancora hò e mai venderò, lo stò allestendo x raid anche se ora di grandi viaggi al momento visti i casini in giro x il mondo sono accantonati, ma non come auto di tutti i giorni, praticamente dal giorno dell'acquisto è stata l'auto di Marilia, si sente, e a ragione, sicura.
Nel 2005 altro toyota kdj land cruiser, però stavolta passo corto 90 comperato usato e successivamente preparato x gareggiare in fuoristrada, attualmente usato anche come auto di tutti i giorni di cui siamo più che contenti di come vanno, sono mezzi affidabilissimi che percorrono tranquillamente un milione di km, sono rifiniti come berline medie, in autostrada superano i 180 kmh, l'unica nota dolente sono i consumi, mediamente percorrono 10 km con un litro di gasolio, 12 solo se si và con piede di fata e non oltre i 120 autostradali cosa che riesce solo a Fabio mio figlio neopatentato.
Nel 2010 visto che dal 2003 sono forzatamente in pensione causa distacco di un'ala del mio aereo che mi hà "seduto" mi son detto che come ultima auto della mia vita era bene esagerare, così dopo una trattativa che si stava x concretizzare di una bmw m3 e 46 smg ma interrotta da un fermo amministrativo dell'auto in questione dopo 3 giorni di averla provata, ma non pagata, orientai verso altri mezzi il mio interesse che cadde su una esagerata corvette c6 z06 512 cv 320 kmh veramente un mostro, magari se esiste una sezione della descrizione delle nostre auto non bmw è il caso di elencare le modifiche fatte che come avrete capito nel mio caso raramente restano originali, a casa mia non si è salvato neanche il trattorino tagliaerba, và come una scheggia......
La corvette comunque non è stata l'ultima auto della mia vita, quest'anno mi sono comperato una giulia super del 1977 e una fiat 500 l del 1972, l'avventura continua......
Oggi ero di fronte a te a tavola (quello alto brizzolatoe ho capito da subito che sei un bel "ostia" di un veneto! Del resto uno che al terzo giro di misano in assoluto resta senza freni in moto... e per di piu' al tramonto, deve avere poco istinto di sopravvivenza!!
Curioso di leggere la continuazione.....
Da terrone apprezzo molto le terronateper cui ti prego continua a scrivere..
Per la verità non sono rimasto senza freni al tramonto è solo andato in ebollizione il circuito anteriore con bolle d'aria nell'impianto, che è durato x tutte le ore che hò girato, bastava frenare fra i 150 e 100 metri al posto degli 80-100 metri, però non è semplice centrare il punto esatto a 250 kmh, la velocità massima che son riuscito raggiungere alla staccata in 5°, la volta che hò provato inserire la 6° sono arrivato più lento, d'altra parte era l'unico punto dove riuscivo a staccare le yamaha rd 350 che in curva mi passavano dappertutto, io avevo una kawasaki rx 1000 stok però pesante 272 kg con 125 cv, x mè quello era un affronto da lavare solamente col sorpasso, peccato che mi riusciva solo dopo le due curve del carro..... alla mia sopravvivenza ci tengo eccome......Originariamente Scritto da mach patrol
Oggi ero di fronte a te a tavola (quello alto brizzolato
Curioso di leggere la continuazione.....
Azz pugnali che curriculun automobilistico
Mi ha fatto un enorme piacere conoscerti ieri. Io ero quello col 318is nero col bimbo
In attesa di leggere altri tuoi racconti
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io ero uno di quelli con le Yamaha RD che passavano dappertutto ;-)....piccolo il mondo
A Misano ci sono andato una volta sola e mi è bastata, in poche ore hò completamente distrutto le gomme nuove montate la sera prima, girare in pista non è economico.....ma se ci fossimo trovati dopo aver cambiato moto, in inserimento curva sarei stato talmente avanti che non sarei stato passato dalle rd 350.
Era sempre una kawasaki, la zzr 1100 non pistaiola, 249 kg col pieno verificati al posto degli 226 dichiarati, ma velocissima, 297 kmh effettivi con il kit yoshimura completo dello scarico e getti fast by Ferracci, la potenza alla ruota era di 142,7 cv contro i 151 dichiarati che in realtà alla ruota da stok erano 137,2 e solo perchè la centralina originale è inviolabile che x la velocità mi sono accontentato di soli 297 kmh, il tachimetro era sempre a fondoscala a 330 kmh almeno l'illusione, perchè il limitatore non permetteva di andare oltre gli 11500 giri, ma probabilmente se fosse andata oltre quei giri il muro dei 300 kmh sarebbe stato superato, i rapporti x strada erano perfetti quindi siccome in pista ci andavo molto poco non toccai niente.
E' stato un piacere conoscerti, e spero di rivederti presto, c'è tanto da imparare da te
Dalla e3 alla e36 una lunga storia di Passione
Rommel is Nothing
la ZZR era ottima,...................per il lago salato........scherzi a parte Misano è molto veloce e le moto cavallate vanno indubbiamente forte ma nonostante questo Ti assicuro che con una RD trentennale si fanno ancora cose egregie un po'ovunque.....e lo dice il cronometro...
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